Il Governo svizzero ha affermato che l’imposta unica sugli stranieri, che si riferisce al costo della vita di una persona, piuttosto che alla ricchezza o reddito, dovrebbe essere mantenuta, affermando che è fondamentale a conservare l’attrattività verso l’economia svizzera, e qualsiasi cambiamento lederebbe l’autonomia fiscale dei Cantoni.
Gli attivisti hanno sostenuto che gli stranieri che vivono in Svizzera devono essere tassati sulla base del loro reddito e patrimonio, come gli altri contribuenti.
Il 76 % di tutti i contribuenti soggetti al regime vivono in uno dei quattro cantoni (Vaud, Vallese, Ginevra e Ticino). Il Consiglio ha affermato che abolire la tassazione basata sulla spesa danneggerebbe in misura sproporzionata questi cantoni. Il Consiglio ritiene che la decisione sull’applicazione della tassazione basata sulla spesa dovrebbe pertanto continuare ad essere lasciata ai Cantoni.
I cambiamenti sono stati annunciati nel 2012 e vedranno l’aumento della base imponibile da cinque a sette volte il costo della vita a partire dal 1 ° gennaio 2016. Per quanto riguarda l’imposta federale diretta, si applica ad un reddito minimo imponibile di CHF 400,000 (USD414,293), e sarà permesso ai cantoni svizzeri di determinare il proprio importo minimo imponibile.
Secondo il Consiglio federale, queste revisioni mirano “a raggiungere un compromesso ben equilibrato tra equità fiscale e localizzazione, che non dovrebbe essere messa di nuovo in discussione.”
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