Il Gruppo di Lavoro sulla Pianificazione Fiscale a lungo termine, che è stato istituito nel giugno del 2013 per esaminare lo stato delle finanze pubbliche di Hong Kong, ha preannunciato che una futura lacuna fiscale obblighera’ il Governo a trovare delle entrate supplementari.
Secondo un’attenta analisi effettuata dal Gruppo di Lavoro, la situazione generale di bilancio di Hong Kong rimarra’ in buone condizioni, almeno per quanto riguarda il breve-medio termine. Nel lungo termine, tuttavia, il Governo dovra’ tentare di allineare i tassi di crescita delle proprie entrate e quelli delle proprie spese.
Si prevede che l’economia avrà un tasso di crescita nominale annuo del 4,4 per cento fino al 2041, e che le entrate del governo cresceranno a circa lo stesso tasso annuo (4,5 per cento), raggiungendo il 19,8 per cento del prodotto interno lordo (PIL) nel 2041-42. Se i servizi di istruzione, assistenza sociale e assistenza sanitaria rimarranno inalterati, il Gruppo di Lavoro prevede una crescita annua del 5,3 per quanto riguarda la spesa pubblica, con un conseguente disavanzo strutturale pubblico a partire dal 2029-30.
Tuttavia, se il finanziamento per questi tre servizi dovesse aumentare del 3 per cento annuo, in linea con quello che e’ l’andamento storico, la spesa pubblica aumenterebbe in media di un 7,5 per cento all’anno, ed in sette anni dovrebbe emergere un deficit fiscale strutturale.
Il Gruppo di Lavoro raccomanda di tenere la spesa pubblica allo stesso livello delle entrate, e cioe’ attorno al 20 per cento del PIL, dando la priorità “ad una maggiore considerazione della sostenibilita’ finanziaria a lungo termine e la disponibilità ad accettare dei risparmi compensativi” nei settori politici.
Il Gruppo di Lavoro “sostiene con forza che le proiezioni di questa relazione dovrebbero essere considerate un campanello d’allarme per il Governo e per la comunità, e dovrebbero indurre il Governo a considerare la portata del problema del deficit strutturale che potrebbe affliggere la comunità di Hong Kong, dato anche l’invecchiamento della popolazione e gli altri impegni finanziari noti o solo potenziali.”
Per quanto riguarda la tassazione, il Gruppo di Lavoro raccomanda al Governo di “preservare, stabilizzare e ampliare la base delle entrate, rafforzando l’esazione fiscale e rinvigorendo principi generali quali, per esempio, il recupero dei costi, il cosiddetto “user pays” (chi usa paga) e “polluter pays” (chi inquina paga)”. Infine, si dovrebbe prendere in considerazione l’introduzione di nuove voci di ricavo quando vengono implementate nuove politiche o servizi – si pensi, ad esempio, alla tariffa sulla raccolta dei rifiuti, detta anche “la tassa verde”.
In particolare, tale Gruppo di Lavoro sostiene che il Governo dovrebbe evitare di fare eccessivo affidamento sulla fiscalità diretta, e non escludere nuove fonti di reddito. Il Gruppo osserva che, “in mancanza di un’imposta sui beni e servizi (GST), e con oltre il 40 per cento di entrate non fiscali provenienti dal ”land premium”, i flussi di entrate per Hong Kong sono maggiormente soggetti alle crisi economiche rispetto ad altri Paesi. Il governo dovrebbe accordare maggiore priorità alle imposte indirette e quelle imposte indirette che non sono state corrette per anni andrebbero riviste.”
Tuttavia, è anche vero che “i passi per ampliare la base imponibile sono destinati ad essere controversi, come dimostra la mancanza di sostegno pubblico seguita alla proposta di una tassa sui beni e servizi (GST) nel corso della Consultazione pubblica del Governo sulla riforma fiscale tenutasi nel 2006 “.
Il Segretario delle Finanze, Mr John Tsang, ha detto che il rapporto “rappresenta un chiaro avvertimento a cui dev’essere prestata attenzione”. Mr. Tsang ha inoltre manifestato la sua intenzione di invitare il Gruppo di Lavoro a fornire un’analisi più completa della situazione, delle previsioni future e dei consigli affinche’ possano venire discussi dal Governo e dalla comunità.
Tuttavia, durante il suo recente discorso sul bilancio, Mr. Tsang ha concluso che, vista la competitività di Hong Kong e l’impatto sulla comunità, c’è poco spazio per grossi aumenti fiscali, e che “sara’ piuttosto controverso proporre eventuali nuove tasse, che necessiterebbero in ogni caso un’attenta valutazione e una discussione pubblica”.
Be the first to comment