Le procedure che i datori di lavoro sono chiamati ad eseguire per controllare che i loro dipendenti abbiamo il diritto a lavorare nel Regno Unito sono oggetto di continue modifiche da parte di Home Office, a causa delle conseguenze legate alla Brexit e alla pandemia da Covid-19.
Com’è ormai noto, i datori di lavoro hanno l’obbligo di assumere solo personale in possesso del right to work nel Regno Unito.
Tali controlli, se eseguiti correttamente – secondo le modalità prescritte dal governo -, consentono al datore di lavoro di non incorrere in responsabilità future, di natura civile e penale.
Per i controlli condotti di persona, i passaggi da seguire sono:
- Richiedere al lavoratore tutti i documenti in originale indicati nella guida di Home Office;
- Controllare tali documenti alla presenza del lavoratore;
- Estrarre copia dei documenti e avere prova della data in cui il controllo è stato eseguito.
Nel caso, invece, di controlli eseguiti online:
- Il candidato deve completare un questionario online, includendo i dettagli di chi si occupa della selezione, e inviare al dipartimento delle risorse umane l’unique share code;
- Il dipartimento delle risorse umane completerà un questionario online, inserendo il codice, e verificherà il diritto al lavoro del futuro dipendente; infine,
- Sarà necessaria una videochiamata con il futuro dipendente. La pagina internet che mostra il diritto al lavoro del candidato deve essere stampata e conservata.
La possibilità di fare controlli a distanza è stata estesa fino al 5 aprile 2022, incluso.
L’UK Visas and Immigration (UKVI) sta attualmente rivedendo la procedura di controlli online con l’intenzione di rendere il sistema accessibile anche a coloro che attualmente sono esclusi, come i cittadini britannici e quelli irlandesi. L’obiettivo, dunque, è quello di migliorare il sistema di verifica da remoto rendendolo una soluzione definitiva anche dopo la fine della pandemia.
Fino al 5 aprile 2022, per la procedura di verifica da remoto sarà necessario effettuare i seguenti passaggi:
- Richiedere al candidato di inviare, via e-mail o tramite un’app, copia o foto dei documenti;
- Effettuare una videochiamata con il candidato, chiedendogli di mostrare davanti alla telecamera i documenti in originale e confrontarli con le copie inviate precedentemente; e, infine, segnare la data in cui il controllo è eseguito.
Dal 1° luglio 2021, tutti i cittadini dell’UE devono provare il loro permesso a vivere e lavorare nel Regno Unito, ottenuto nell’ambito dell’EU Settlmente Scheme o del nuovo sistema di immigrazione a punti (ad eccezione dei cittadini irlandesi che possono ancora provare il loro diritto esibendo il passaporto).
Nella guida di Home Office si precisa che non è richiesto ai datori di lavoro di eseguire controlli sui dipendenti già assunti. Tuttavia, nella prassi, si riscontra che un numero sempre crescente di datori di lavoro sta di fatto eseguendo controlli anche sui lavoratori giù assunti, proprio per essere certi che anche questi ultimi abbiano il diritto a lavorare nel Regno Unito. È importante, comunque, ricordare che tali controlli devono essere eseguiti con attenzione per evitare di porre in essere atti discriminatori.
Come già precisato, i controlli devono essere eseguiti secondo le disposizioni di Home Office. L’assunzione di lavoratori privi del permesso comporta sanzioni pari a £ 20.000 per ogni lavoratore non regolare, oltre a sanzioni penali.