Molti lavoratori dipendenti non britannici sono in possesso di un permesso di soggiorno biometrico (BRP) con data di scadenza prevista per il 31 dicembre 2024. Nella maggior parte dei casi, ciò non significa che il loro permesso di soggiorno e relativo diritto a lavorare nel Regno Unito scada il 31 dicembre 2024: solo il BRP stesso scadrà in quella data.
I BRP hanno una data di scadenza al 31 dicembre 2024 (anche se il permesso di soggiorno del dipendente scade in una data successiva) perché Home Office sta sviluppando un sistema di immigrazione digitale, che intende sostituire i documenti fisici (come i BRP) con registrazioni online sotto forma di visti elettronici (eVisa) entro la fine del 2024.
Un visto elettronico è una registrazione online dello status di immigrazione di un cittadino non britannico e delle condizioni del suo permesso di soggiorno nel Regno Unito. Molti lavoratori sono già in possesso di un visto elettronico, compresi coloro che hanno ottenuto il permesso nell’ambito dell’EU Settlement Scheme.
Prima del 31 dicembre 2024, coloro in possesso di un BRP con scadenza in tale data dovranno creare un account UK Visas and Immigration (UKVI) per poter accedere al proprio eVisa.
Il passaggio da un BRP a un eVisa non influisce sullo status di immigrazione di un dipendente o sulle condizioni del suo permesso di soggiorno nel Regno Unito ed il passaggio al visto elettronico e’ gratuito.
Come parte dell’obbligo di effettuare controlli sul diritto al lavoro dei dipendenti, e oltre a conservare la prova di tali controlli, ogni datore di lavoro con dipendenti in possesso di un permesso di soggiorno a tempo determinato dovra’ conservare un registro con le date di scadenza di tali permessi. E’ opportuno che i datori di lavoro effettuino regolari controlli interni per assicurarsi di essere in possesso dei documenti necessari e che questi siano completi e aggiornati.
La maggior parte dei dipendenti con permesso di soggiorno a tempo determinato, il cui attuale impiego è iniziato il 6 aprile 2022 o in data successiva, dovrà ottenere uno share code per consentire al datore di lavoro di effettuare un controllo online del diritto al lavoro.
Qualora sia stato completato un controllo online del diritto al lavoro, questo confermerà l’effettiva data di scadenza del permesso di soggiorno del dipendente. In questi casi, il datore di lavoro non deve intraprendere alcuna azione ulteriore, se non quella di registrare la data di scadenza del permesso e di completare un controllo successivo prima di tale data.
I datori di lavoro che non hanno un registro accurato delle date di scadenza dei permessi di soggiorno a tempo determinato corrono il rischio di consentire ai dipendenti di lavorare oltre la data di scadenza del permesso, con conseguenti sanzioni fino a 60.000 sterline per dipendente.