Entro il 2023 dovrebbe essere approvata la riforma degli affitti privati, di cui da lungo tempo si discute e i cui lavori sono stati rallentati a causa della pandemia legata alla diffusione del Covid-19. Durante il “Queen Speech” dello scorso maggio è stato annunciato che, nella sessione 2022-2023, sarebbe stato presentato un disegno di legge al Parlamento. Difatti, a giugno 2022 è stato pubblicato il Libro bianco “A Fairer Private Rented Sector”, in cui vengono illustrate le proposte del Governo. Il contenuto di questo libro è stato molto discusso, anche dalla stampa; in particolare con riferimento all’abrogazione della sezione 21. Inoltre, era specificato che sebbene i cambiamenti non sarebbero stati immediati, sarebbero entrati in vigore in tempi piuttosto brevi. Più nel dettaglio, le novità in materia entreranno in vigore non prima di sei mesi dalla loro approvazione. Inoltre, per evitare che il settore degli affitti operi su più piani e per assicurare che i proprietari e gli inquilini abbiano il tempo necessario per comprendere i loro doveri e diritti, tutti i contratti di locazione già esistenti saranno chiamati ad adeguarsi alla nuova disciplina in un secondo momento. Il 31 ottobre 2022, la House of Commons Library ha pubblicato un dibattito in materia che si è svolto il 3 novembre 2022, e che è ancora disponibile sul sito BBC-Parliament – House of Commons, Private Rented Sector Debate. Di fatto questo dibattito non ha avuto dei riscontri in concreto. In conclusione, non si conoscono ancora nel dettaglio quelle che saranno le novità che entreranno in vigore, ma è verosimile credere che questa riforma, che entrerà in vigore entro la fine del 2023, sarà molto significativa e comporterà l’abrogazione di disposizioni che sono in vigore da oltre 30 anni.