Se si risiede fiscalmente nel Regno Unito e si riceve un’eredità estera, potrebbero esservi imposte da pagare in Inghilterra.
L’imposta di successione di solito è un pagamento una tantum, dovuto sul patrimonio lasciato in eredità della persona che è deceduta.
Tale imposta viene pagata ad HMRC su tutti i beni lasciati in eredità e può anche essere dovuta su regali fatti in vita dal de cuius.
Quando è dovuta l’imposta di successione su un’eredità estera?
Se si è ricevuta un’eredità dall’estero, si è tenuti a pagare imposte di successione nel Regno Unito se:
- La persona che è morta era “domiciliata” (fiscalmente residente) nel Regno Unito;
- La persona che è morta ha lasciato beni nel Regno Unito (come ad es. proprietà immobiliari).
In caso di dubbi sulle conseguenze fiscali derivanti dal ricevere un’eredità da un altro paese, è consigliabile rivolgersi ad un esperto fin dalle prime fasi. Un avvocato o commercialista può chiarire meglio se tali norme si applicano o meno alla propria situazione.
Il domicilio nel Regno Unito
Il concetto di domicilio nel Regno Unito è diverso da quello di molti altri paesi, dove questo viene associato alla residenza.
Nel Regno Unito, per domicilio si intende il luogo in cui la persona alla fine tornerà, dove, insomma, ha la sua dimora permanente.
Il soggetto non domiciliato nel Regno Unito pagherà imposte solamente sui redditi prodotti in Inghilterra e sui proventi che dall’estero trasferirà sul suolo britannico.
Questo è uno dei motivi per cui molte persone acquistano immobili in giurisdizioni a bassa tassazione pensando di poter, così, usufruire della cosiddetta “Remittance Basis” prevista per i “Non-Dom”.
Tale operazione, tuttavia, si risolve, il più delle volte, con l’HMRC che dà torto ai contribuenti che l’hanno applicata poiché’, per essere considerati “Non-Dom”, bisogna analizzare anche altri fattori ed il semplice possesso di un immobile in un paradiso fiscale non è una prova conclusiva nella determinazione dello status di non domiciliato.
Il concetto di domicilio è sostanzialmente simile in tutti i paesi che fanno parte del Regno Unito, anche se rigorosamente non esiste un domicilio UK, bensì un domicilio in Inghilterra e Galles, uno in Scozia ed uno nell’Irlanda del Nord.
Per facilità continueremo ad usare il termine domicilio nel Regno Unito, ma formalmente esiste la distinzione sopra riportata.
Se un soggetto muore mentre è “domiciliato” nel Regno Unito, la tassa di successione britannica si applica su tutto il suo patrimonio anche se tale individuo ha vissuto fino al momento del decesso in un altro Paese.
Si può essere domiciliati solo in un Paese.
HMRC considera le persone domiciliate nel Regno Unito se:
- Hanno vissuto nel Regno Unito per 15 degli ultimi 20 anni;
- La loro casa permanente era nel Regno Unito in qualsiasi momento negli ultimi 3 anni della loro vita.
Sebbene qualcuno possa essere “residente all’estero” al momento della morte, potrebbe, comunque, essere domiciliato nel Regno Unito secondo le regole di cui sopra.
Ciò significa che l’imposta sulle successioni potrebbe essere dovuta e pagabile ad HMRC su tutto il patrimonio lasciato in eredità.
In quale paese gli eredi di un soggetto domiciliato all’estero dovranno pagare le imposte di successione?
In generale, in caso di successione, si applicheranno le norme fiscali del paese in cui il de cuius era domiciliato.
Tuttavia, qualora il defunto avesse avuto proprietà nel Regno Unito potrebbero esserci imposte da pagare anche negli UK.
Doppia imposizione sulle eredità estere
Tutti i Paesi hanno le proprie regole relativamente alla tassazione sui patrimoni lasciati in eredità ed, in caso di beni locati in diversi paesi esteri, c’è il rischio che gli eredi si trovino nella situazione di pagare doppie imposte di successione.
In questi casi, si vedrebbe significativamente ridotto il valore del patrimonio lasciato agli eredi.
Fortunatamente, l’HMRC ha “trattati bilaterali” con moltissimi Paesi (tra cui Italia, Irlanda e Stati Uniti) per contribuire a mitigare questa situazione.
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