Nell’ambito di una radicale revisione della politica sull’immigrazione, Theresa May ha dichiarato che dopo la Brexit i cittadini dell’Unione Europea non potranno più risiedere e lavorare liberamente nel Regno Unito come fanno adesso, e ha inoltre ammesso che i cittadini britannici potrebbero a loro volta essere costretti a richiedere visti per poter visitare e lavorare in Europa.
Il Primo Ministro ha comunicato che i termini dell’accordo definitivo con l’Unione Europea potrebbero includere le concessioni di mobilità, ma ha confermato che cio’ sara’ lasciato sotto il controllo del Governo britannico.
Annunciando le nuove regole sull’immigrazione, Theresa May ha dichiarato l’intenzione di “porre fine alla libertà di circolazione dei cittadini europei nel Regno Unito una volta per tutte” e ha anche aggiunto che anche i turisti ed i lavoratori britannici potrebbero trovarsi ad affrontare restrizioni simili quando viaggeranno nell’Unione Europea, e ciò a seconda delle decisioni che verranno prese in seguito agli ultimi colloqui sulla Brexit.
“Quando lasceremo l’Unione europea, attiveremo un sistema di immigrazione che ponga fine, una volta per tutte, alla libera circolazione dei cittadini europei nel Regno Unito”, ha dichiarato il primo ministro in un comunicato.
“Sarà un sistema basato sulle competenze dei lavoratori, non sulle loro origini”, ha poi continuato Theresa May, sottolineando che: “questo nuovo sistema permetterà di ridurre l’immigrazione delle persone poco qualificate e garantirà un’immigrazione ridotta, a livelli sostenibili, come promesso”.
Tuttavia, durante un’intervista sulle difficoltà che i cittadini britannici potrebbero affrontare quando viaggeranno in Europa, il primo ministro si è limitata a dichiarare che ciò fa “parte dei negoziati”.
Secondo tale nuova politica, ha affermato sempre la May, i lavoratori altamente qualificati che vogliono vivere e lavorare in Gran Bretagna avranno la priorità, mentre l’immigrazione poco qualificata verrà frenata, anche se gli accordi finali in materia saranno oggetto dei negoziati.
Nell’ambito di un’intervista al programma Today della BBC Radio 4, Theresa May ha dichiarato che non avrebbe escluso le concessioni di mobilità come parte di un futuro accordo sulla Brexit, e che il turismo ed i viaggi d’affari sarebbero stati parte delle negoziazioni.
L’attuale politica del Governo è di consentire a 20.700 lavoratori altamente qualificati nel Regno Unito ogni anno di ottenere il permesso tier 2. Nell’ambito di una riunione, Javid ha detto che starebbe esaminando modi alternativi per tenere sotto controllo l’immigrazione al posto dell’introduzione di un limite restrittivo.
Theresa May ha poi dichiarato che il Governo voleva che gli inglesi ricoprissero posti vacanti in aree quali l’ospitalità e l’assistenza sociale che sono occupati in larga misura dai migranti europei.
Secondo le nuove regole, le persone che intendono trasferirsi oltre Manica dovranno attestare un certo livello di reddito per garantire di non occupare i posti di lavoro “che potrebbero essere ricercati” dalla popolazione britannica.
Le proposte si attengono al rapporto del Comitato Consultivo per l’immigrazione del Governo, il quale ha raccomandato che le domande per l’ottenimento del visto da parte dei lavoratori altamente qualificati debbano avere la priorità su quelle dei lavoratori poco qualificati.
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