Il Governo ha pubblicato una bozza del regolamento che, se attuato, cambierà il regime retributivo delle società quotate cosi da adeguarsi alla Direttiva europea sui diritti degli azionisti, (SRDII).
Se quest’ultimo sarà attuato, entrerà in vigore a partire dal 10 giugno 2019.
Le “società quotate” nel Regno Unito, come quelle riportate nella lista ufficiale dell’autorità finanziaria di controllo, quelle regolamentate sul mercato europeo o Nasdaq sono già soggette a tale regime.
Il nuovo regime si rivolge alle società non quotate, ossia a quelle non inserite nella lista sopra indicata ma che svolgono attività commerciali in Europa, come le società dell’High Growth Segment of the London Stock Exchange. Laddove esse non sono già in linea con il nuovo regime, sono autorizzate ad effettuare pagamenti in conformità con le pratiche esistenti fino al momento in cui entra in vigore la nuova politica remunerativa. Essa riguarderà qualsiasi soggetto che non sia parte del consiglio di amministrazione e che svolge funzione di amministratore delegato o vicedirettore generale.
Laddove la politica di remunerazione sia presentata in assemblea generale ma non sia approvata, la società deve presentare una nuova proposta nella successiva assemblea generale. L’ultima versione approvata rimarrà in vigore fino ad un nuovo aggiornamento.
La policy deve contenere:
- dettagli di eventuali periodi di differimento in relazione a qualsiasi elemento del pacchetto retributivo;
- dettagli di eventuali periodi di vesting ( il periodo che intercorre dall’offerta della stock option all’inizio del periodo per l’esercizio del diritto di opzione) e eventuali periodi di detenzione in relazione alla remunerazione basata su azioni;
- la durata dei contratti o accordi con gli amministratori;
- una spiegazione del processo decisionale per la sua determinazione, revisione, attuazione e misure per evitare o gestire i conflitti di interesse; e
- una spiegazione e una descrizione di tutte le modifiche significative rispetto alla politica precedente.
Il verbale sulla remunerazione dei directors deve contenere:
- la remunerazione totale e variabile di ciascun director;
- qualsiasi cambiamento relativo a prezzi o date;
- la variazione percentuale annua della retribuzione rispetto ai cinque esercizi finanziari precedenti per ciascun amministratore, rispetto alla variazione percentuale media annua per i dipendenti della società su base equivalente al tempo pieno;
- qualsiasi cambiamento rispetto alla procedura stabilita nella politica della società per determinare la remunerazione degli amministratori.
Il verbale non deve contenere dati sensibili, va conservato sul sito web della società per 10 anni. La data e i risultati delle votazioni vanno conservati finche’ applicati.
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