Vediamo quali sono le ultime novita’ relative alle nuove restrizioni sugli spostamenti, alle domande di visto, alle modifiche alla guida sul coronavirus e per i cittadini dell’UE che fanno affidamento su un documento di permanent residence per naturalizzarsi come cittadini britannici.
Nuovi requisiti per i test COVID-19 pre-viaggio per i passeggeri in arrivo in Inghilterra
Il governo del Regno Unito ha annunciato che tutti i viaggiatori che arrivano in Inghilterra dovranno fornire un risultato negativo del test COVID-19 emesso non oltre 72 ore prima di lasciare il paese in cui si trovano.
La restrizione si applicherà a tutti i passeggeri che arrivano in Inghilterra in aereo, treno o nave, e si applica anche ai cittadini britannici.
I passeggeri dovranno mostrare i risultati negativi del test prima dell’imbarco; agli operatori del trasporto è stato chiesto di negare l’imbarco a coloro che non hanno effettuato il test.
Il mancato possesso di un test valido all’arrivo può comportare una multa di £ 500. Tutti i passeggeri sono comunque tenuti a compilare il modulo di localizzazione, nel caso di mancata compilazione del modulo, potrebbero incorrere in una multa.
I passeggeri che arrivano nel Regno Unito dovranno autoisolarsi per 10 giorni una volta arrivati in UK.
Sono previste esenzioni dall’obbligo di isolamento per gli autotrasportatori, i bambini minori di 11 anni, gli equipaggi e per coloro che viaggiano da paesi privi delle infrastrutture per eseguire i test.
Nell’annunciare le nuove misure, il governo ha dichiarato:
“L’azione è in risposta ai cambiamenti osservati nella trasmissione del virus sia a livello nazionale che in tutto il mondo. I test prima della partenza proteggeranno i viaggiatori e forniranno un ulteriore livello di sicurezza dai casi importati di coronavirus oltre all’autoisolamento obbligatorio di 10 giorni per gli arrivi, aiutando a identificare le persone che potrebbero essere attualmente contagiate e impedendo loro di viaggiare in Inghilterra “.
I viaggiatori dovrebbero controllare prima di pianificare qualsiasi viaggio o cercare di tornare nel Regno Unito. È probabile che queste nuove misure saranno approvate anche per Irlanda del Nord, Scozia e Galles a tempo debito.
Le domande di visto presentate nel Regno Unito possono essere presentate durante il lockdown
Domande di visto nel Regno Unito. Ad oggi, queste domande possono continuare ad essere presentate come di consueto ed i candidati possono partecipare di persona agli appuntamenti presso i Punti di servizio Sopra Steria nel Regno Unito durante il lockdown. Sopra Steria è stato designato come fornitore di un “servizio essenziale” e le domande possono continuare ad essere presentate. I servizi di visto e passaporti sono indicati dal governo come servizio pubblico essenziale attivo durante il lockdown.
Data la situazione in corso, questo potrebbe cambiare e singoli centri potrebbero chiudere.
Domande di visto al di fuori del Regno Unito. Per le domande di visto presentate al di fuori del Regno Unito, la maggior parte dei centri per le domande di visto rimane aperta e le domande possono procedere.
Coronavirus: modifiche alle norme sui visti per le domande presentate nel Regno Unito
La guida sul coronavirus di Home Office viene aggiornata regolarmente, con l’ultimo aggiornamento che prevede le seguenti modifiche:
inizio di una nuova posizione lavorativa. Un richiedente che ha presentato una domanda di visto come lavoratore qualificato o temporaneo nel Regno Unito per iniziare a lavorare presso un nuovo datore di lavoro, può ora iniziare a lavorare per il nuovo datore di lavoro prima che la domanda sia approvata se il certificato di sponsorizzazione è stato assegnato prima del 1 ° gennaio 2021.
Cambiare lo status di immigrazione. E’ possibile presentare una domanda per il visto dall’interno del Regno Unito anche nei casi in cui, solitamente, deve essere presentata dall’estero. Per fare affidamento su questa regola, il candidato deve dimostrare che la sua domanda è “urgente” perché, ad esempio, sta iniziando un nuovo lavoro.
Life in the UK test
Il test Life in the UK (per permesso di soggiorno a tempo indeterminato e domande di cittadinanza britannica) sono ancora disponibili ed i candidati possono continuare a sostenerli.
Cittadini dell’UE che richiedono la cittadinanza con permanent residence
Nel caso in cui un cittadino dell’UE abbia sia un documento di permanent residence sia il settled status, dal 1 ° gennaio non potrà fare affidamento sulla permanent residence per richiedere la cittadinanza britannica ed e’, invece, tenuto a richiedere la cittadinanza con il settled status (occorre attendere 12 mesi dall’ottenimento del settled status prima di presentare la domanda).
Gli ultimi aggiornamenti hanno previsto la possibilita’, per i richiedenti in possesso di permanent residence e settled status, di combinare il tempo trascorso in UK con la permanent residence e settled status.
Allo stesso modo, se il richiedente soddisfa il requisito della residenza permanente (ma senza, pero’, possedere un documento di permanent residence), potra’ richiedere il settled status prima della domanda di naturalizzazione e fare affidamento sulla residenza permanente purché dimostri di essere stato legalmente nel Regno Unito durante il periodo di residenza.