Per Home Office rientra nella definizione di start-up una societa’ che, alla data di presentazione della domanda per ottenere la licenza come sponsor, opera o commercia nel Regno Unito da meno di 18 mesi. Generalmente, una start-up e’ una azienda che e’ agli inizi della sua attivita’, ma potrebbe anche trattarsi di una organizzazione che pone le basi per una idea che intende sviluppare una volta ottenuto l’investimento.
Quanto alla documentazione da presentare per ottenere la licenza come sponsor, Home Office e’ flessibile al riguardo, accettando anche meno documenti rispetto a quelli che le altre aziende (non start-up) sono tenute a fornire al momento della presentazione della domanda. Quanto ai requisiti minimi da provare, le start-up dovranno dimostrare di avere un conto bancario aziendale registrato dalla Financial Conduct Authority (la “FCA”) e dalla Prudential Regulation Authority (la “PRA”). Deve trattarsi di un conto corrente. Di regola la maggior parte dei fornitori di servizi finanziari nel Regno Unito sono registrati sia presso la FCA che presso la PRA, invece le start-up fondate da investimenti esteri spesso non rispettano questo requisito. Inoltre, Home Office richiede un certificato di assicurazione di responsabilità civile del datore di lavoro (che deve mostrare una copertura per almeno £ 5 milioni ed essere emesso da un assicuratore autorizzato dalla FCA), un certificato IVA e la prova che si è registrato presso l’HMRC come datore di lavoro ai fini del pagamento di PAYE e dei contributi di previdenza sociale.
Alle start-up e’ richiesto anche l’invio dei seguenti documenti:
- prova della quotazione sul mercato AIM della Borsa di Londra.
- prova della quotazione in una delle borse internazionali approvate dalla FCA.
- prova della registrazione presso l’HMRC come lavoratore autonomo.
- relazione finanziaria corrente e/o relazione annuale certificata con l’indicazione del contabile.
- ultimo riconoscimento di una dichiarazione dei redditi CT620 o il CT600 compilato insieme al CT603.
- prova dell’invio della restituzione all’HMRC – Foreign Entertainers Unit.
- prova di un permesso di pianificazione appropriato per gestire la propria attività presso l’indirizzo commerciale.
- prova della quotazione come società estera nella quotazione delle società internazionali della Borsa di Londra.
- ultimi conti annuali certificati con l’indicazione del contabile.
- ultima dichiarazione dei redditi annuale di autovalutazione a HMRC.
- una lettera di una banca aziendale che illustri i loro rapporti.
- prova di proprietà o locazione di locali commerciali.
- licenza per i locali per servire alcolici rilasciata dall’autorità locale o dal tribunale.
Sebbene non obbligatori, possono essere utili anche documenti come certificati di incorporazione, gerarchia/organigrammi e una panoramica dei piani aziendali. Come per tutte le domande di licenza per sponsor, le start-up dovranno fornire dettagli sulle loro operazioni (ad esempio, in quale settore operano, quanti dipendenti hanno attualmente, in quali sedi si trovano) e che tipo di ruoli desiderano sponsorizzare in futuro.
Sarà inoltre necessario nominare un Authorising Officer, che sarà responsabile della licenza di sponsor e del rispetto degli obblighi di sponsorizzazione. È importante sottolineare che il soggetto designato deve risiedere stabilmente nel Regno Unito, deve essere membro del personale o dello staff e non aver riportato condanne penale per reati connessi alle regole sull’immigrazione. Sarà inoltre necessario nominare anche un altro responsabile, di livello 1, che gestisca la licenza su base giornaliera. Nel caso delle start-up questo adempimento a volte può rivelarsi impegnativo in quanto spesso hanno solo pochi dipendenti che vivono stabilmente nel Regno Unito. Inoltre, va precisato che le start-up possono nominare come Authorising Officer un amministratore non esecutivo, non e’ invece possibile la nomina di questi ultimi come responsabili di livello 1. Capita dunque di frequente che le start-up assumano personale proprio con l’obiettivo di ricoprire questi ruoli.
Se una start-up intende operare in un settore regolamentato o monitorato da un organismo specifico (ad es. assistenza sanitaria, servizi finanziari, fornitori di servizi medici), potrebbe dover fornire ulteriori prove a sostegno per dimostrare che soddisfa i requisiti normativi. Ciò potrebbe includere iscrizioni, registrazioni, licenze e qualifiche appropriate.
Le start-up sono sempre incoraggiate a cercare una consulenza legale indipendente prima di richiedere una licenza di sponsor e di affrontare le complessità del sistema di immigrazione del Regno Unito per assicurarsi di avere le migliori possibilità di successo.