Regno Unito: le imprese accolgono con favore le promesse di Cameron sull’“income tax”

untitledJohn Longworth, direttore generale della Camera di Commercio britannica (BCC), e John Cridland, direttore generale della Confederation of British Industry (CBI), hanno accolto con favore le misure proposte dal Primo Ministro David Cameron in occasione della recente conferenza tenuta dal partito conservatore britannico.

Nel suo discorso, il Ministro Cameron ha annunciato che il suo partito intende elevare la soglia di esenzione fiscale da 10,000 a 12,500 sterline, e aumentare da 41,866 sterline a 50,000 sterline la soglia per l’applicazione dell’aliquota d’imposta sul reddito al 40%. Cameron ha aggiunto: “Le imprese di tutto il mondo vengono qui per investire e creare posti di lavoro. Tutto cio’ non accade per caso: le imprese qui trovano un Governo pronto a stendere un tappeto rosso per loro, riducendo la burocrazia e tagliando le tasse. Questo il nostro impegno: cercheremo di mantenere le imposte societarie tra le più competitive del G-20”.

Longworth della BCC ha detto: “Il Primo Ministro ha fatto bene ad associare un contesto imprenditoriale competitivo, una forte economia e la disponibilita’ di risorse per l’erogazione dei servizi pubblici di cui il popolo del Regno Unito ha bisogno. Il costante impegno per far quadrare i conti è assolutamente giusto, come lo sono i tagli delle imposte sul reddito per favorire la promozione del lavoro, delle imprese, e delle aspirazioni. Il discorso ha soprattutto sottolineato l’importanza del ruolo svolto dall’economia e non ha sminuito la portata delle sfide che dobbiamo affrontare”.

“Mantenere bassa l’imposta sulle società è importante per la competitività del Regno Unito – ma importanti sono anche le tante altre tasse che le imprese devono pagare prima di realizzare qualche profitto. Per avere un sistema fiscale realmente competitivo, il governo deve ridurre e riformare gli oneri fiscali, che rimangono i più alti in Europa.”

Allo stesso tempo e’ stato evidenziato che le misure fiscali dovrebbero fornire maggiori incentivi all’occupazione. Cridland ha aggiunto: “abbiamo bisogno di piu’ investimenti per creare piu’ lavoro”.

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