Il Finance Bill 2024 ha ricevuto il Royal Assent il 22 febbraio 2024, diventando il Finance Act 2024, con molte misure che entrano in vigore a partire da quella data.
I cambiamenti che sono stati resi effettivi dalla legge in questione erano tutti gia’ stati annunciati in precedenza. Di seguito alcuni dei principali cambiamenti rilevanti per le imprese:
Esenzione totale per le imprese – Attualmente, le imprese possono richiedere il 100% di detrazione per il primo anno per le spese relative a nuovi impianti e macchinari qualificati (comprese le auto a zero emissioni), nonché il 50% di detrazione per il primo anno per i nuovi beni che rientrano nella definizione di spese ad aliquota speciale (ad esempio, beni a lunga durata). Queste detrazioni per il primo anno dovevano scadere nell’aprile 2026, ma, come confermato nel bilancio d’autunno, saranno rese permanenti per incoraggiare gli investimenti di capitale.
Esenzione dall’imposta sui generatori di energia elettrica per i nuovi progetti di investimento – L’imposta sui generatori di energia elettrica è una tassa relativamente nuova, introdotta in seguito alla crisi energetica per far fronte agli straordinari profitti che le aziende stavano realizzando mentre le famiglie faticavano a pagare l’aumento delle bollette energetiche. L’imposta, pari al 45%, si applica alle entrate eccezionali delle società che producono energia elettrica nel Regno Unito, comprese quelle nucleari, rinnovabili e a biomassa. La modifica, volta a incoraggiare gli investimenti nell’energia verde, prevede un’esenzione dall’imposta per i progetti che creano nuove stazioni di generazione o aumentano la capacità di quelle esistenti, se la decisione di procedere con il progetto è stata presa dopo il 22 novembre 2023.
Nuovo regime di sgravi per la ricerca e lo sviluppo (R&S) – La Legge introduce un regime di R&S unificato che combinerà gli attuali regimi separati per le piccole e le grandi imprese in un unico regime di credito. Il nuovo regime unificato si applicherà ai periodi contabili che iniziano a partire dal 1° aprile 2024. Le regole seguono in linea di massima l’attuale regime di credito per le spese di R&S, per cui le piccole e medie imprese (PMI) saranno probabilmente le più colpite dai cambiamenti. Tutte le aziende, a prescindere dalle dimensioni, avranno un’aliquota di sgravio pari al 20%, calcolata sugli utili al lordo delle imposte (la maggior parte delle PMI è abituata a richiedere il credito d’imposta per R&S al netto delle imposte).
Eliminazione dell’imposta di bollo ad aliquota elevata e dell’imposta sulla riserva di bollo (SDRT) per gli accordi di raccolta di capitali – Si tratta di un provvedimento atteso da tempo in relazione all’imposta di bollo o all’imposta di riserva di bollo dell’1,5% che si applicava all’emissione di azioni, alle ricevute di deposito e ai servizi di compensazione. A seguito di sentenze in varie cause della Corte di Giustizia dell’Unione Europea risalenti al 2012, è stato stabilito che tali oneri violavano il diritto dell’UE e contrastavano con la libera circolazione dei capitali. Sebbene nel bilancio d’autunno sia stato annunciato che sarebbe stata introdotta una legislazione per eliminare l’imposta a partire dal 1° gennaio 2024, non c’era nulla di legalmente vincolante che confermasse tale eliminazione fino a quando il Finance Act 2024 non avesse ricevuto il Royal Assent. La legge, ora in vigore, dà effetto retroattivo a questa misura con data di entrata in vigore il 1° gennaio 2024.
Chiarimenti sulla legislazione IVA post-Brexit – Prima del Revocation Act, la legge britannica sull’IVA era interpretata in conformità con le direttive, i regolamenti e la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’UE. A partire dal 1° gennaio 2024, la legge di revoca ha eliminato la supremazia del diritto dell’UE, compresa l’eliminazione dei principi generali dell’UE. In un settore ampiamente disciplinato dai diritti dell’UE, c’era una notevole incertezza su come la legge britannica sull’IVA sarebbe stata interpretata in seguito a questi cambiamenti. La legge finanziaria si è attivata per escludere l’IVA da alcuni regolamenti della legge di revoca del 2023 e ha mantenuto i principi generali del diritto dell’UE per l’interpretazione della legge sull’IVA. Ciò contribuisce in modo significativo a eliminare l’incertezza dell’interpretazione della legge sull’IVA e dovrebbe aiutare a mantenere la continuità nell’applicazione dell’IVA nel Regno Unito.