Il Migration Advisory Committee (“MAC”) ha pubblicato il suo ultimo report finale relativo agli effetti ad ampio raggio della migrazione nello Spazio Economico Europeo e le sue raccomandazioni sul regime di immigrazione lavorativa post-Brexit nel Regno Unito. L’auspicio e’ che che questo report possa contribuire a modellare la politica di immigrazione post-Brexit del Governo. In effetti, il Governo ha confermato che “considererà attentamente” le proposte del MAC.
Il report conclude affermando che l’immigrazione nello Spazio Economico Europeo, considerata nel suo insieme, ha avuto sì degli effetti, ma che questi sono generalmente poco significanti in confronto ad altri cambiamenti.
A titolo di esempio, il MAC ha evidenziato il crollo della sterlina a seguito del referendum del 2016, il quale ha avuto un impatto sui prezzi maggiore che quello determinato dalla migrazione complessiva europea a partire dal 2004.
Il MAC ha suggerito che, se il Regno Unito si trova in una posizione tale da decidere le caratteristiche principali della propria politica di immigrazione, dovrebbe esserci una politica meno restrittiva predisposta per i lavoratori più qualificati rispetto a quelli che lo sono meno.
Ciò è dovuto al fatto che i lavoratori più qualificati tendono ad avere guadagni più elevati, e quindi tendono generalmente a dare un contributo economico maggiore. Questo aumento della migrazione per i lavoratori maggiormente qualificati comporterebbe, con tutta probabilità, un cambiamento in linea con la strategia industriale del Governo, pubblicata nel 2017.
Le raccomandazioni del MAC riguardano generalmente i lavoratori migranti. Il report consiglia di utilizzare come modello la politica Tier 2 (Generale) messa in atto dal Governo, ma tuttavia, consiglia comunque di apportare delle modifiche a quest’ultima.
In primo luogo, il report ha invitato il Governo ad abolire del tutto il limite previsto sugli ingressi dei lavoratori altamente qualificati, sulla base del fatto che ciò ha l’effetto di creare incertezza tra i datori di lavoro. È stato riportato il fatto che circa 20.700 lavoratori altamente qualificati emigrano nel Regno Unito soltanto da Paesi non UE.
In secondo luogo, il report raccomanda di estendere questa politica anche nei confronti dei lavoratori mediamente qualificati. Ciò non dovrebbe comportare alcuna modifica delle soglie retributive ed eviterebbe l’esercizio di pressioni al ribasso sui guadagni medi. Eventuali modifiche alla soglia salariale determinerebbero, con ogni probabilità, un minor contributo all’economia del Regno Unito.
Tuttavia, il MAC non ha ritenuto necessario modificare la politica nei confronti dei lavoratori meno qualificati, fatta eccezione per uno schema per i lavoratori agricoli stagionali. Il report afferma che ciò non limiterebbe l’offerta dei lavoratori migranti meno qualificati, poiché la categoria esistente di lavoratori con qualifiche inferiori rimarrebbe e questi sarebbero ancora in grado di lavorare nel Regno Unito in virtù della migrazione familiare e regime di mobilità giovanile.
Il MAC avverte che, sebbene il report non intenda condizionare direttamente i lavoratori altamente qualificati, vi è la possibilità che ciò possa comunque verificarsi indirettamente, attraverso il tentativo di limitare altri tipi di migrazione. Il MAC raccomanda al Governo di impegnarsi in un modo più collaborativo con i migranti e altri utenti del sistema. Infine, il report mette in guardia contro le differenze regionali delle soglie salariali.
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