Esistono molteplici tipologie di trust, ma praticamente tutti presentano la struttura di base seguente:
- la persona che istituisce il trust (il “settlor” o “truster“);
- la persona o le persone responsabili di detenere e gestire i beni del trust (i “trustee“); e
- la persona o le persone a cui i beni possono essere destinati (i “beneficiari”).
Il truster istituisce il trust firmando l’atto costitutivo del trust, che ne definisce le modalità di funzionamento. I beni vengono quindi trasferiti ai trustee. Ciò può avvenire durante la vita del truster o alla sua morte. I trustees detengono i beni, ma possono gestirli solo con determinate modalita’. L’atto fiduciario indica cosa fare con il capitale e cosa fare con il reddito prodotto dal fondo fiduciario.
A volte i trustees possono decidere da soli che sono i soggetti beneficiari, scegliendoli tra un gruppo di soggetti, altre volte è l’atto fiduciario a specificare chi e’/ chi sono i beneficiari del trust. I diversi tipi di trust previsti sono i seguenti: bare trust, liferent trust e discretionary trust.
Le complessità sorgono quando viene utilizzata una combinazione complessa di questi diversi tipi di trust per massimizzare la protezione del patrimonio o i vantaggi fiscali del trust.
Il bare trust – talvolta descritto come “trust per l’amministrazione” – è un trust in cui i trustees detengono i beni per un unico beneficiario nominato. Il beneficiario ha diritto assoluto ai beni e (una volta diventato adulto, all’età di 16 anni in Scozia) può chiedere che i beni gli vengano consegnati in qualsiasi momento. I trustee gestiscono il patrimonio nell’interesse del beneficiario e possono farsi assistere nella gestione del fondo fiduciario da professionisti.
Il liferent trust o trust vitalizio è un trust in cui un beneficiario (o più beneficiari) ha diritto al reddito prodotto dal patrimonio del trust. I trustee non hanno la facoltà di versare il reddito a nessun altro. Questo vale indipendentemente dalla forma che assume il trust. Se la proprietà del trust è una casa, ad esempio, il beneficiario del reddito ha il diritto di vivere in quella proprietà. Di solito questo tipo di trust dispone (nell’atto costitutivo) cosa debbano fare i trustees con il capitale del trust al termine del liferent, momento che generalmente corrisponde con la morte del liferenter ma potrebbe anche essere un momento antecedente (ad esempio un nuovo matrimonio).
Un trust discrezionale è un trust in cui i trustees hanno piena discrezionalità per quanto riguarda la scelta dei beneficiari del capitale e del reddito. Ai trustees vengono conferiti ampi poteri per gestire il fondo fiduciario nel migliore interesse di una classe di beneficiari. Nessun beneficiario ha diritto a una parte del fondo fiduciario e spetta agli amministratori decidere chi ne beneficia e quando.
Alcuni dei motivi principali per i quali si sceglie di istituire un trust sono la protezione e conservazione del patrimonio garantendo la sicurezza finanziaria dei membri della famiglia che potrebbero essere vulnerabili o non ancora abbastanza grandi per gestire autonomamente il patrimonio, proteggere il patrimonio dai creditori in caso di fallimento o divorzio o ancora, preservare il patrimonio familiare per le generazioni future. Altra ragione e’ la conservazione del patrimonio aziendale e quindi garantire la continuazione dell’azienda di famiglia, laddove il passaggio delle quote alla generazione successiva possa ancora significare il mantenimento di un elemento di controllo.
Da ultimo anche il trattamento fiscale e quindi la necessità di ridurre la pressione fiscale. I trust non hanno una personalità giuridica distinta ma sono soggetti a un regime fiscale proprio. A seconda del tipo di trust e delle modalità di costituzione, i trustee possono essere soggetti all’imposta sul reddito, all’imposta sulle plusvalenze e all’imposta di successione (IHT) sul fondo del trust. E’ possibile donare fino a 325.000 sterline a un trust senza incorrere in un onere immediato per l’IHT.