Regno Unito: Blockchain Land Registry

Il 5 aprile 2018 è stato inserito nel registro catastale il primo contratto di mutuo ipotecario digitale.

Tale novità fa parte dell’iniziativa di HM Land Registry volta a eliminare la necessità di reperire dei testimoni che presenzino alla firma di un contratto di mutuo, sia al fine di risparmiare del tempo, sia per garantire più sicurezza alle parti. Tuttavia, si tratta di un piccolo passo avanti rispetto ad altri paesi.

I paesi più all’avanguardia stanno infatti già investendo in nuove tecnologie per reinventare il modo in cui vengono registrate la proprietà e le transazioni immobiliari. Nel febbraio 2016, il gruppo Bitfury ha avviato un progetto di registrazione dei titoli di proprietà fondiaria con la National Agency of Public Registry della Repubblica di Georgia che è ancora in fase di sviluppo. Anche la Russia dovrebbe a breve testare un registro fondiario basato sulla Blockchain, ed una relazione sul tema è prevista per settembre.

Blockchain è un database che non viene gestito da una singola entità come un governo, ma viene gestito collettivamente da un numero di utenti e tutte le modifiche vengono crittografate in modo tale da non poter essere alterate o eliminate senza lasciare traccia dello stato precedente. Pertanto, viene mantenuto un registro permanente e sicuro, che non può essere manipolato.

L’utilità di tale registro per paesi che lottano costantemente con la corruzione è del tutto chiara ed evidente. Paesi come Inghilterra e Galles, inoltre, potrebbero trarre beneficio da una documentazione accurata e completa per migliorare l’efficienza e la fiducia nel settore.

Il capo di BitFury, Valery Vavilov, sostiene che la Blockchain possa diventare la base per costruire un sistema affidabile, trasparente e facilmente verificabile. Questo formato si presta quindi alle transazioni immobiliari, in quanto un bene immobile è in genere il bene più importante nel patrimonio di un individuo. Il rischio maggiore per i creditori è la frode; la frode ipotecaria, in particolare, viene stimata a circa un miliardo di sterline l’anno. Oltre alla perdita economica causata dalle frodi stesse, viene anche speso un ammontare di tempo considerevole per verificare la vera proprietà di un immobile nel tentativo di prevenire le frodi.

Un registro catastale basato su Blockchain potrebbe fornire un’utile soluzione al problema. Il sistema richiederebbe ai proprietari di inserire determinati dettagli che verrebbero archiviati sulla Blockchain e impedirebbero vendite o transazioni fraudolente.

Da un punto di vista legale, l’uso di un Registro Fondiario basato su Blockchain aumenterebbe la certezza sulla proprietà immobiliare e sul titolo. Sarebbe utile per le transazioni e le controversie relative alla proprietà, così come per l’utilizzo dei beni immobili come garanzia. Tale nuova tipologia di registro consentirebbe inoltre di accelerare la fase successiva alla conclusione delle transazioni immobiliari, in quanto le modifiche al registro sarebbero automatiche.

Il Registro Fondiario di HM sembra aperto all’esplorazione di soluzioni tecnologiche: in un articolo pubblicato nel dicembre 2017, infatti, sono state svelate una “trasformazione digitale” del Registro Fondiario HM e il suo progetto “Digital Street“.

Un ulteriore articolo uscito nel febbraio di quest’anno ha elencato i tre concetti essenziali del progetto: il “Digital Mortgage“, che sostituirà il mutuo ipotecario cartaceo e digitalizzerà il processo di rifinanziamento dei mutui, il “Find Property Information“, che intende migliorare il formato delle informazioni sulla proprietà digitale, e le modifiche alle loro regole per consentire lo sviluppo di un conveyancing (trasferimento immobiliare) completamente digitale. Sebbene non siano assolutamente rivoluzionarie, tali proposte offrono la possibilità di un migliore utilizzo della tecnologia nel settore immobiliare.

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