Regno Unito: Aggiornamento in tema di cittadinanza per i figli dei cittadini EEA

Cittadinanza britannica per i figli dei cittadini di un paese dello Spazio Economico Europeo

Il governo britannico ha introdotto una nuova legge che conferma come la legge sulla nazionalità britannica si applichi a coloro che sono nati nel Regno Unito da genitori cittadini dell’Unione Europea tra il 1° gennaio 1982 e il 1° ottobre 2000. La legge sulla cittadinanza britannica del 2023, che ha ricevuto l’assenso reale il 29 giugno 2023, ha effetto immediato e retroattivo e mira a chiarire lo status di queste persone.

La legge inserisce il paragrafo 50B nel British Nationality Act 1981. Questo paragrafo conferma che una persona che esercita un diritto di libera circolazione in un qualsiasi momento all’interno del cosiddetto “remedial period” è considerata, ai fini della legge, come non soggetta ad alcuna restrizione sul periodo in cui può rimanere nel Regno Unito ai sensi delle leggi sull’immigrazione in vigore in quel momento.

Il “remedial period” e i “diritti di libera circolazione” sono definiti più avanti nel paragrafo. Se si parla di diritto di soggiorno in Gran Bretagna e Irlanda del Nord, il periodo correttivo è il periodo che inizia il 1° gennaio 1983 e termina il 1° ottobre 2000.

I periodi per il Baliato di Guernsey, Jersey e l’Isola di Man variano e sono anch’essi definiti in questa sezione.

La scheda informativa che accompagna la legge afferma che tra il 1° gennaio 1983 e il 1° ottobre 2000, i cittadini dell’UE, del SEE e della Svizzera erano considerati residenti se vivevano in Inghilterra, Scozia, Galles o Irlanda del Nord ed esercitavano i diritti di libera circolazione. La legge intende confermare questa posizione giuridica.

La scheda informativa afferma che la modifica non avrebbe creato “nuovi” cittadini britannici, ma avrebbe protetto la cittadinanza di individui che il Segretario di Stato aveva da tempo considerato britannici in base alla politica consolidata dell’Home Office.

La scheda informativa prosegue affermando che:

  • Il Ministero dell’Interno ha individuato un problema tecnico di legalità della precedente politica.
  • In base a cio’, i cittadini dell’UE, del SEE e della Svizzera non avrebbero dovuto essere considerati residenti solo sulla base del fatto che vivevano nel Regno Unito ed ivi esercitavano il diritto di libera circolazione. Vogliamo che le persone che sono state considerate britanniche dai governi successivi sulla base di questa politica siano rassicurate sul fatto che non perderanno questo status. Saranno cittadini britannici di diritto e lo sono sempre stati (o dalla data della loro naturalizzazione o registrazione, se applicabile).
  • Stiamo semplicemente riportando nella legislazione primaria una posizione che e’ esistita nelle politiche e nelle linee guida da diversi decenni.

Dato che la politica potrebbe non essere stata conforme ai requisiti di legge per l’acquisizione automatica della cittadinanza britannica, che è determinante per le questioni di nazionalità britannica, tecnicamente questa legge costituisce una nuova base per l’acquisizione della cittadinanza. Tuttavia, in termini pratici, la legge crea semplicemente una base giuridica per la politica che il Ministero dell’Interno attua di fatto da molti anni.

Cosa significa per i figli di cittadini EEA nati tra le date rilevanti?

In precedenza, la guida sull’interpretazione della normativa in tema di acquisizione automatica della cittadinanza britannica, pubblicata il 23 marzo 2023, affermava quanto segue:

“Mentre l’Home Office valuta le questioni legali recentemente identificate, la politica per l’acquisizione della cittadinanza da parte di individui nati nel Regno Unito tra il 1° gennaio 1983 e il 1° ottobre 2000 incluso da un genitore cittadino dello Spazio Economico Europeo è stata sospesa. Tuttavia, se qualcuno è già stato riconosciuto come cittadino britannico, ad esempio attraverso il rilascio di un passaporto da cittadino britannico, continueremo a trattarlo come tale”.

La guida aggiornata, pubblicata il 30 giugno 2023, afferma ora che:

“Abbiamo modificato questa guida per rimuovere il riferimento alla sospensione della politica per l’acquisizione della cittadinanza da parte di individui nati in Gran Bretagna e Irlanda del Nord tra il 1° gennaio 1983 e il 1° ottobre 2000 incluso da un genitore cittadino dello Spazio Economico Europeo (SEE). Questa politica è stata sospesa per i richiedenti il passaporto per la prima volta il 23 marzo 2023, mentre il Ministero dell’Interno valutava le questioni legali recentemente individuate, ma è stata ora ripristinata in seguito all’introduzione del British Nationality (Regularisation of Past Practice) Act 2023. La presente guida illustra anche l’impatto di questa legislazione”.

La guida prosegue confermando l’effetto retroattivo della legge e la conferma che i cittadini SEE che esercitavano un diritto di libera circolazione nel periodo in questione erano esenti da restrizioni temporali in materia di immigrazione. La guida conferma che “Ciò significa che, se erano anche residenti ordinari, avranno soddisfatto la definizione di settled ai fini della nazionalità e qualsiasi figlio nato nel Regno Unito in quel periodo sarà automaticamente britannico”.

 

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