
In data 12 maggio 2025, il governo guidato dal Primo Ministro Keir Starmer ha presentato una proposta di riforma complessiva del sistema di immigrazione del Regno Unito.
Il Primo Ministro ha dichiarato che l’obiettivo è quello di ridurre la migrazione netta entro la fine dell’attuale legislatura, prevista per il 2029.
I dettagli della proposta sono stati pubblicati in un White Paper, documento governativo che illustra le proposte politiche prima della loro introduzione sotto forma di disegno di legge.
Principali Modifiche Proposte
- Estensione del periodo per ottenere lo Status di Residente Permanente (settlement)
Attualmente, per ottenere lo status di residente permanente nel Regno Unito (settled status), è necessario aver soggiornato nel paese per un periodo di almeno cinque anni.
La riforma proposta estende tale periodo a dieci anni e la modifica dovrebbe applicarsi a tutte le domande di residenza permanente presentate successivamente all’entrata in vigore della riforma, anche da parte di soggetti entrati nel Regno Unito secondo la normativa vigente.
Tale cambiamento potrebbe influire in maniera significativa sulla pianificazione a lungo termine dei lavoratori qualificati e dei rispettivi datori di lavoro.
- Visto per Lavoratori Qualificati e Visto per Laureati
Le modifiche proposte prevedono quanto segue:
- Obbligo di possesso di una laurea per coloro che applicano per uno Skilled Worker Visa.
- Aumento della soglia salariale minima a £38.700 e abolizione dell’Immigration Salary List, che attualmente consente soglie salariali ridotte per determinate occupazioni.
- Incremento del 32% della Immigration Skills Charge a carico dei datori di lavoro sponsor, al fine di incentivare l’investimento nella forza lavoro nazionale.
- Riduzione della durata del Graduate Visa da 24 a 18 mesi.
- Aumento dei requisiti richiesti alle istituzioni che sponsorizzano studenti internazionali.
Tali riforme potrebbero rappresentare una criticità per quei settori economici che dipendono fortemente da laureati internazionali e manodopera qualificata di livello intermedio.
Saranno introdotti nuovi obblighi per i datori di lavoro finalizzati a potenziare la formazione interna, riducendo la dipendenza dal reclutamento internazionale e invertendo la tendenza di lungo periodo all’aumento delle assunzioni dall’estero.
- Requisiti di Conoscenza della Lingua Inglese piu’ rigidi
In tutte le categorie di visto, è previsto un innalzamento del livello minimo richiesto di conoscenza della lingua inglese.
L’intento è favorire una migliore integrazione, sebbene la misura possa ridurre l’idoneità di candidati altrimenti qualificati.
- Rafforzamento delle Misure di Conformità
I datori di lavoro e gli sponsor di studenti stranieri che non rispettano i propri obblighi potranno essere soggetti a sanzioni pecuniarie e divieti di assunzione di personale dall’estero.
Il governo intende, inoltre, disporre l’allontanamento dal Regno Unito di individui condannati per determinati reati penali, anche in assenza di condanne detentive.
Sarà introdotta una nuova piattaforma digitale universale per i visti elettronici (eVisa), che registrerà ingressi e uscite e fornirà alle autorità competenti dati in tempo reale per i controlli di conformità.
- Immigrazione per Motivi Familiari
Sarà adottata una normativa che afferma in maniera esplicita la prerogativa del governo nel decidere chi ha diritto a rimanere nel Regno Unito.
I familiari adulti a carico di lavoratori e studenti dovranno dimostrare un livello minimo di conoscenza della lingua inglese pari al livello A1, da incrementare al livello A2 per l’estensione del visto e al livello B2 per la richiesta di residenza permanente.
Implicazioni per Datori di Lavoro e Sponsors
I datori di lavoro e gli altri sponsors dovranno prepararsi a un aumento dei controlli in materia di conformità e a possibili modifiche nelle strategie di reclutamento.
I lavoratori sponsorizzati e coloro che si trovano in un percorso verso l’ottenimento della residenza permanente potrebbero dover rivalutare le proprie tempistiche e opzioni. Sarà essenziale per I datori di lavoro e le aziende monitorare attentamente i tempi di attuazione e le eventuali disposizioni transitorie.
Necessiti assistenza?
Le riforme delineate costituiscono uno dei cambiamenti più significativi nella politica migratoria del Regno Unito dell’ultimo decennio.
Sebbene siano presentate come uno strumento per il controllo della migrazione e la valorizzazione della forza lavoro nazionale, potrebbero generare incertezza giuridica e problematiche pratiche per imprese e migranti.
Si consiglia ai clienti di rivedere proattivamente le proprie pratiche di sponsorizzazione, valutare la pianificazione della forza lavoro alla luce delle nuove regole e richiedere una consulenza legale personalizzata se necessario.
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A cura di: di Lucia Zeleznik, Avvocato e Solicitor in Londra
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