Polonia invitata a riesaminare le agevolazioni fiscali

La Commissione Europea ha invitato la Polonia a rivedere le aliquote fiscali dell’imposta sul valore aggiunto, e ha avvertito che gli incentivi fiscali per la ricerca e lo sviluppo sono inefficaci.

Il giudizio è apparso in un nuovo rapporto specifico sul Paese, emesso nell’ambito di “Europa 2020”, la stategia decennale dell’Unione Europea per la crescita e l’occupazione, lanciata nel 2010.

Per quanto riguarda l’IVA, il rapporto afferma che “il sistema estensivo” polacco di aliquote ridotte contribuisce al più alto divario IVA nell’Unione Europea. Inoltre, sempre secondo il report, tale sistema comporterebbe una perdita di entrate e un aumento dei costi di adempimento fiscale. E’ stato pertanto raccomandato di allargare la base imponibile attraverso una revisione delle aliquote ridotte.

Il rapporto afferma inoltre che la Polonia è uno dei Paesi peggiori dell’UE in termini di indicatori di innovazione, e che gli incentivi fiscali per il settore di ricerca e sviluppo vengono attualmente utilizzati unicamente dalle grandi aziende. Gli incentivi dovrebbero essere migliorati, in modo tale da rafforzare i legami tra ricerca, innovazione e politica industriale, e gli strumenti esistenti dovrebbero essere più mirati con riferimento alle diverse fasi del ciclo di innovazione.

Più in generale, la Commissione Europea avverte che i costi di adempimento fiscale sono “un grave problema” per le imprese. Secondo quanto suggerito da tale report, l’adempimento fiscale potrebbe essere rafforzato migliorando l’efficienza dell’amministrazione fiscale e diminuendo gli oneri amministrativi per i contribuenti.

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