I cittadini di paesi terzi (TCN) che desiderano lavorare in remoto da Malta possono, a condizione di soddisfare una serie di criteri, presentare domanda presso l’Agenzia di Residenza di Malta (RMA) per ottenere un permesso di residenza per nomadi. Il permesso di residenza nomade e’ stato lanciato nel 2021 e ha avuto successo nell’attrarre a Malta i lavoratori che lavorano da remoto e i loro famigliari.
I cittadini di paesi terzi (TCN) che desiderano lavorare in remoto da Malta possono, a condizione di soddisfare una serie di criteri, presentare domanda presso l’Agenzia di Residenza di Malta (RMA) per ottenere un permesso di residenza per nomadi. Il permesso di residenza nomade e’ stato lanciato nel 2021 e ha avuto successo nell’attrarre a Malta i lavoratori che lavorano da remoto e i loro famigliari.
La RMA ha recentemente annunciato delle lievi modifiche al permesso di soggiorno per nomadi, le quali diventeranno effettive a partire dal 1° aprile 2024, precisamente le seguenti:
- Il reddito lordo minimo annuo richiesto per i nuovi richiedenti aumenterà da euro 32,400 a euro 42,000;
- I beneficiari potranno rinnovare il loro permesso per una terza volta, per un soggiorno totale a Malta di 4 anni (in precedenza il soggiorno massimo era di 3 anni).
Oltre a questo, da un punto di vista fiscale, e’ importante notare che dal 1° gennaio 2024 sono entrati in vigore il Regolamento sui permessi di soggiorno Nomad, che potrebbe essere applicato ai titolari di permesso di soggiorno Nomad, compresi coloro gia’ beneficiari al 1 gennaio 2024.
Le regole prevedono che i beneficiari sono soggetti all’imposta sul reddito al tasso del 10% sul “lavoro autorizzato”, con riserva di eventuali sgravi fiscali.
Inoltre, il regolamento prevede che nel caso in cui la residenza di un beneficiario a Malta sia di natura occasionale, detto beneficiario non sarà tenuto a pagare l’imposta sul reddito sul “lavoro autorizzato” svolta a Malta, per i primi dodici mesi dalla data successiva a:
- la data di rilascio del suo permesso di residenza nomade, o
- 1° gennaio 2024.
Un beneficiario che rientra nel campo di applicazione delle regole e’ tenuto a registrarsi a fini fiscali a Malta e a presentare una dichiarazione dei redditi come persona fisica a Malta.
- Il reddito lordo minimo annuo richiesto per i nuovi richiedenti aumenterà da euro 32,400 a euro 42,000;
- I beneficiari potranno rinnovare il loro permesso per una terza volta, per un soggiorno totale a Malta di 4 anni (in precedenza il soggiorno massimo era di 3 anni).
Oltre a questo, da un punto di vista fiscale, e’ importante notare che dal 1° gennaio 2024 sono entrati in vigore il Regolamento sui permessi di soggiorno Nomad, che potrebbe essere applicato ai titolari di permesso di soggiorno Nomad, compresi coloro gia’ beneficiari al 1 gennaio 2024.
Le regole prevedono che i beneficiari sono soggetti all’imposta sul reddito al tasso del 10% sul “lavoro autorizzato”, con riserva di eventuali sgravi fiscali.
Inoltre, il regolamento prevede che nel caso in cui la residenza di un beneficiario a Malta sia di natura occasionale, detto beneficiario non sarà tenuto a pagare l’imposta sul reddito sul “lavoro autorizzato” svolta a Malta, per i primi dodici mesi dalla data successiva a:
- la data di rilascio del suo permesso di residenza nomade, o
- 1° gennaio 2024.
Un beneficiario che rientra nel campo di applicazione delle regole e’ tenuto a registrarsi a fini fiscali a Malta e a presentare una dichiarazione dei redditi come persona fisica a Malta.