Lussemburgo: continua a difendere la pratica delle decisioni preliminari in materia fiscale e del regime di tassazione sulla proprietà intellettuale

In data 11 giugno 2014, la Commissione Europea ha avviato un procedimento di indagine e due comunicazioni formali in materia di presunti aiuti di Stato nei confronti del Lussemburgo.

L’iniziativa della Commissione è il risultato dei numerosi scambi tra la Commissione europea e le autorità lussemburghesi verificatesi negli ultimi mesi, durante i quali le autorità lussemburghesi avevano fornito alla Commissione europea le informazioni pertinenti. Tuttavia, le autorità lussemburghesi avevano espresso dei dubbi sulla legittimità di taluni aspetti delle richieste di informazioni da parte della Commissione europea e avevano rifiutato di rispondere. Dopo i due ordini della Commissione europea alle autorità del Lussemburgo di fornire tali informazioni, il Lussemburgo ha proposto due ricorsi di annullamento di queste ingiunzioni, contestando il loro fondamento giuridica.

Il Lussemburgo lamenta che le due procedure di infrazione aperte dalla Commissione europea fanno astrazione dei motivi che hanno portato le autorità lussemburghesi a presentare la domanda di annullamento in materia. La Commissione europea non fornisce alcun elemento nuovo per dissipare i seri dubbi sulla legittimità delle richieste e la portata dei poteri della Commissione.

Discussioni costruttive con la Commissione Europea

Il Lussemburgo ha osservato, che la Commissione non mette in discussione i principi giuridici delle autorità fiscali lussemburghesi di emettere delle decisioni preventive su richiesta dei contribuenti in cerca di certezza giuridica per quanto riguarda il trattamento fiscale di alcune operazioni.

La Commissione ritiene, tuttavia, che non si può escludere che le misure in questione potrebbero costituire aiuti di Stato in materia fiscale nei singoli casi.

Le autorità lussemburghesi sono disposte ad impegnarsi in una discussione costruttiva con la Commissione europea nei casi specifici e sulla base delle prove a disposizione della Commissione.

Così, per quanto riguarda il processo di revisione formale dei presunti aiuti di Stato a favore di FFT, le autorità lussemburghesi risponderanno alle ulteriori osservazioni e domande dettagliate dalla Commissione europea, mentre gli accordi sulla conformità dei prezzi di trasferimento rispettano in tutti gli aspetti le condizioni di piena concorrenza.

Il Lussemburgo è fiducioso che i futuri passaggi procedurali gli permetteranno di difendere con successo le sue tesi e di dimostrare che, sia le decisioni anticipate in materia fiscale sia la tassazione dei redditi derivanti dalla proprietà intellettuale, non ha concesso alle imprese aiuti di Stato illegale.

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