L’HMRC può addebitare una sanzione al contribuente che ha fatto una dichiarazione dei redditi imprecisa e che comporta il pagamento diuna tassa inferiore a quella dovuta.
Nel caso Eastman contro l’HMRC, quest’ultima ha accusato il signor Eastman di non aver segnalato nella sua dichiarazione dei redditi una plusvalenza relativa alla vendita di alcuni locali commerciali.
L’omissione era stata causata dalla sostituzione erroneamente effettuata da un ragioniere nel preparare la sua dichiarazione e il sig. Eastman non ha notato questo errore quando l’ha controllata.
Eastman ha accettato la negligenza e ha pagato prontamente la tassa, fino a quando l’HMRC ha aperto un’inchiesta.
Tuttavia, ha richiesto all’HMRC di ponderare la sospensione della pena, poiche’ l’HMRC ha il potere di sospendere le sanzioni dovute ad imprecisioni nella presentazione della dichiarazione dei redditi . Tuttavia questo vale solo nel caso in cui il rispetto di una condizione di sospensione possa aiutare il contribuente a non ricadere nuovamente in errori di imprecisione nella presentazione della dichiarazione. Se la pena viene sospesa e durante il periodo di sospensione il contribuente si attiene alle condizioni della sospensione (e non commette altri errori d’imprecisione), allora la pena verra’ annullata.
In questo caso l”HMRC si e’ rifiutata di sospendere la pena, perche’ ha ritenuto che la sospensione non avrebbe aiutato il signor Eastman a non ricommettere errori di imprecisione simili.
L’HMRC ha spiegato, in una lettera al commercialista del signor Eastman, di aver applicato un processo in tre fasi per valutare se sospendere la penalità:
- l’identificazione della causa che ha comportato l’errore d’imprecisione o distrazione, in questo caso l’omissione della plusvalenza sulla vendita dei locali commerciali;
- l’individuazione di possibili imprecisioni future derivanti dalla medesima causa;
- la considerazione e la scelta delle condizioni di sopsensione.
L’HMRC ha spiegato che la sospensione nel caso del signor Eastman, non avendo avuto altre vendite, non sarebbe prevenuta ad ulteriori sanzioni, poiche’ non vi saranno altre passivita’ e plusvalnze di questo tipo.
Ha, inoltre, deciso di non sospendere le sanzioni per imprecisioni che si verificano una tantum e ha affermato che, poiché in questo caso l’imprecisione è dovuta ad un errore umano, piuttosto che ad un errore sistematico, le condizioni della sospensione non impedirebbero al signor Eastman di ripetere l’errore.
Il Tribunale First-tier (FTT) ha applicato i principi utilizzati durante il controllo giurisdizionale per accertarsi che l’HMRC avesse preso la decisione piu’ ragionevole. Il Tribunale ha stabilito che:
la decisone dell’HMRC non e’ la piu’ ragionevole e che, inoltre, ha discrezionalmente deciso di non applicare la sospensione per le imprecisioni una tantum. La TTF ha, quindi, ordinato all’HMRC di sospendere la pena, anche se riconosce che le condizioni di sospensione della pena sono a discrezione dell’HMRC.
Secondo la TTF il difetto principale nel ragionamento dell’HMRC e’ che ha preso la “causa di fondo” dell’errore come un’omissione specifica di una plusvalenza e ha concluso che, poiché e’ improbabile che il contribuente ricommetta un’omissione specifica, non ci sono le condizioni per impedirgli di farlo.
Il TTF ha rivelato che l’inesattezza e’ dovuta alla cattiva gestione dei registri, che potrebbe essere migliorata attraverso delle condizioni che impedirebbero al contribuente di fare altri errori di noncuranza nella dichiarazione dei redditi.
Il TTF ha affermato che il modo migliore per stabilire se una sanzione puo’ essere sospesa o meno e’ chiedersi “ cosa avrebbe potuto fare di diverso il contribuente per evitare l’errore”?
In questo caso hanno suggerito che il signor Eastman avrebbe potuto tenere dei registri piu’ approfonditi, in modo da ricontrollare due volte la dichiarazione preparata dal suo commercialista.
Questo caso costituisce un punto di partenza per richiedere all’HMRC la sospsensione delle sanzioni per imprecisioni. Tuttavia, devono ancora essere individuate le condizioni specifiche che possono essere imposte e che contribuiscono a prevenire altre simili imprecisioni.
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