La Commissione Europea ha concluso che le modifiche al piano previsto dalla Spagna per concedere detrazioni fiscali per il cinema e le produzioni audiovisive sono in linea con la normativa dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato.
Le modifiche riguardano la riduzione delle detrazioni fiscali per i produttori dal 20 al 18%, un ampliamento del campo di applicazione della detrazione per i costi di post-produzione ad un massimo del 40% di detti costi, e l’approvazione del regime per un periodo di sei anni fino al 1° gennaio 2020. Il regime originario è stato adottato nel 1985 e le modifiche sono state apportate nel mese di ottobre 2013. Tali modifiche sono entrate in vigore per gli esercizi fiscali a partire dal 1 gennaio 2014.
La Commissione ha constatato che il beneficio di tale sistema non è subordinato alla condizione di spendere una certa percentuale dei costi di produzione in Spagna, ed e’ quindi conforme con le norme in materia di sostegno alla produzione cinematografica. Gli Stati membri dell’Unione Europea sono autorizzati a imporre condizioni di spesa territoriali ai beneficiari delle misure di supporto audiovisivo, entro determinati limiti.
La Commissione ha inoltre concluso che il regime è in linea con la sua Comunicazione sul Cinema per quanto riguarda la trasparenza, la copertura dei costi di produzione fino a un massimo del 50%, e l’assenza di aiuti alle attività di produzione specifiche. In Spagna e’ attualmente in corso una valutazione sulle modifiche da apportare ad un altro schema di aiuti per i film, cosi’ come e’ stato notificato quest’anno.
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