Il Primo Ministro della Romania, Victor Ponta, ha confermato che il Governo prevede di tagliare i contributi previdenziali versati dai datori di lavoro di cinque punti percentuali, ma ha detto che il piano non è stato approvato dal Fondo Monetario Internazionale.
Parlando dopo un incontro con i rappresentanti della Troika dei finanziatori internazionali, Ponta ha annunciato che a breve verra’ presentato un progetto di legge al Parlamento, e che il taglio verra’ applicato dal primo ottobre. Ha detto che l’incidenza sui ricavi dovrebbe essere pari a 850 milioni di RON (pari a 262 milioni di dollari) nel quarto trimestre, e ha evidenziato come non c’e’ bisogno di compensare tale misura aumentando altre aliquote fiscali, cosi’ come anticipato dal Governo in merito al fatto che abbassare le tasse sul lavoro e’ un incentivo per i livelli di investimento.
Nel mese di marzo, prima di assumere l’incarico, il Ministro delle Finanze, Ioana Petrescu, aveva detto al Comitato di bilancio della Romania che l’intervento avrebbe ridotto l’evasione fiscale. Il Ministro Petrescu, a suo tempo, aveva sperato che il taglio potesse essere introdotto entro luglio.
Il Fondo Monetario Internazionale ha accettato di rinviare la revisione dell’accordo fino a novembre, per dare il tempo alla Romania di sviluppare le politiche di bilancio. Dopo la riunione, il Fondo Monetario Internazionale ha rilasciato una dichiarazione dicendo che l’economia della Romania continua a recuperare, ed è prevista una crescita del 2,8 per cento quest’anno. Ha poi aggiunto di aver avuto una serie di colloqui costruttivi con i funzionari rumeni, ma che “alcune questioni sono rimaste in sospeso.”
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