Il Ministero delle Finanze tedesco ha detto di non avere in programma l’introduzione di un’aliquota uniforme dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) nel corso dell’attuale legislatura.
La Germania applica l’IVA ad un tasso tendenziale del 19% e ad un tasso ridotto del 7%. Il Ministero ha spiegato che la sostituzione delle due tariffe con un’aliquota unica del 16%, come recentemente proposto dal Presidente del Bundestag Finance Committee Ingrid Arndt-Brauer (SPD – partito socialdemocratico), porterebbe ad un deficit di fatturato annuo pari a circa 8,5 miliardi di Euro (11,6 miliardi di dollari USA).
L’unione tributaria tedesca (DSTG – Deutsche Steuer-Gewerkschaft) ha accolto con favore il fatto che l’idea sia stata posta al centro dell’agenda politica, affermando che la riforma andra’ a semplificare il rispetto della disciplina. Il presidente dell’unione fiscale tedesca, Mr. Thomas Eigenthaler, ha sottolineato che il sistema di doppia tariffazione è confuso, e che le aliquote ridotte appaiono arbitrarie ed incoerenti.
Il partito social-democratico (SPD) e l’Unione Cristiano-Democratica tedesca (CDU), nel loro accordo di coalizione, si sono impegnati a mantenere l’aliquota ridotta su libri, riviste, giornali e organizzazioni di beneficenza, ed eventualmente di aumentare il tasso per la vendita di opere d’arte. Il Governo ha inoltre recentemente promesso di sostenere l’introduzione di un’aliquota ridotta per gli “e-books” e le digital news a livello europeo, che richiederebbero una modifica al diritto dell’Unione Europea.
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