Il “Ways and Means Committee” del Senato delle Filippine ha avviato l’esame di un disegno di legge proposto dal suo Presidente, Juan Edgardo “Sonny” Angara, che propone di tagliare l’aliquota del 30% prevista per l’imposta sul reddito delle societa’ del Paese.
E’ stato evidenziato che le Filippine, la cui imposta sul reddito delle società è la piu’ alta tra quelle previste dai Paesi che fanno parte dell’Associazione delle Nazioni del Sudest Asiatico (ASEAN), “potrebbe rimanere svantaggiata nella corsa agli investimenti per creare posti di lavoro se non si impegna a ridurre l’imposta sul reddito d’impresa”.
“La Thailandia ha progressivamente ridotto il proprio tasso dal 30% nel 2011, al 23% nel 2012, fino ad arrivare all’attuale 20%. Anche il Vietnam ha abbassato il tasso di imposta sul reddito delle società dal 25% al 22% di quest’anno, impegnandosi a ridurlo ulteriormente al 20% nel 2016”, ha aggiunto Angara. “Allo stato attuale, l’aliquota media della regione e’ circa del 23,1 %, con Singapore che prevede l’aliquota piu’ bassa (al 17%) e le Filippine con il tasso più alto (al 30%)”.
La proposta di Angara e’ quella di ridurre il tasso di imposta sul reddito delle società al 24% nel corso di un periodo di tre anni, per mezzo di una riduzione del due per cento ogni anno, “tramite un procedimento graduale, in modo tale da ridurre al minimo l’impatto di tale provvedimento sulle entrate”.
Angara ha previsto una perdita di gettito fiscale pari a 7 miliardi di Philippine Peso (corrispondenti a 160 milioni di Dollari USA) nel corso del primo anno, anche se poi gli incassi dovrebbero aumentare nuovamente nel corso degli anni successivi. Questi ha poi sottolineato che “la compensazione verra’ effettuata in modo tale da rendere le Filippine un luogo interessante per le attivita’ di investimento, e che a sua volta il Paese si occupera’ di ampliare la base imponibile, aumentare le attività economiche e creare nuovi posti di lavoro e quindi nuovi contribuenti”.
Tuttavia, in un recente documento emesso dal Senate Tax Study and Research Office (STSRO), e’ stato posto l’interrogativo se il Paese possa attualmente permettersi di perdere gettito fiscale per mezzo di una riduzione dell’aliquota d’imposta sulle societa’, visto anche il deficit di bilancio che nel 2013 è rimasto invariato a 238 miliardi di Philippine Pesos, e ci si e’ chiesti se le finanze pubbliche possano essere ulteriormente indebolite, considerato che il programma di aiuti predisposto dopo il tifone “Yolanda” richiede una spesa di almeno 361 miliardi di PHP. Tale importo, infatti, supera quasi i 363 miliardi di Philippine Peso che il Bureau of Internal Revenue ha raccolto dall’imposta sul reddito delle società nel corso del 2012.
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