I banchieri svizzeri si uniscono alla Francia per incoraggiare il ricorso all’amnistia

Il Presidente dell’Associazione Svizzera dei Banchieri (SBA – Swiss Bankers Association), Mr. Patrick Odier, ha chiesto alla Francia di estendere e potenziare il suo sistema di regolarizzazione fiscale in modo tale da consentire ai  contribuenti di fare una dichiarazione volontaria per normalizzare i propri affari.

Mr. Patrick Odier ha detto al quotidiano L’Agefi che tale procedura rappresenta la soluzione migliore sia per la Svizzera che per la Francia, in quanto impedisce il trasferimento di beni non dichiarati dalle banche svizzere verso giurisdizioni deregolamentate. È quindi nell’interesse di entrambi i Paesi cercare di rendere il programma più interessante, ha aggiunto Patrick Odier.

Al momento, il programma è poco attraente per molti clienti in quanto troppo costoso, complicato, e privo di certezze dal punto di vista giuridico, ha spiegato Odier. Questi ha poi spiegato che la Swiss Bankers Association cercherà di avviare un dibattito con le autorità fiscali francesi per migliorare ciò che è in programma. Le modifiche, tuttavia, dovranno venire attuate rapidamente, dato che la Svizzera ha accettato di applicare lo scambio automatico di informazioni (AEI – Automatic Exchange of Information) entro due o tre anni, ha evidenziato Odier. I clienti delle banche svizzere dovranno presto decidere se regolarizzare o trasferire i propri patrimoni non dichiarati, ha aggiunto.

La Francia ha fissato le condizioni per il suo programma di regolarizzazione fiscale in una circolare di giugno 2013. I tassi delle penali vengono abbassati nel caso di dichiarazione spontanea di mancato rispetto degli obblighi fiscali, dal 40% (applicato nel caso di mancata dichiarazione) al 30% per i cosiddetti “truffatori attivi”, e al 15% per i “contravventori passivi”, tra cui ad esempio gli eredi con un patrimonio non dichiarato situato all’estero. Nel contempo, la multa annuale riscossa in caso di mancata dichiarazione è limitata al 3% del valore dei beni nei casi di evasione fiscale “attiva” e all’1,5% per i casi di evasione fiscale definiti “passivi”. Queste penali a tasso agevolato sono condizionate al pieno adempimento degli oneri fiscali arretrati da parte del contribuente.

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