In vista dell’incontro di giugno del Consiglio Europeo, Francia e Germania hanno presentato i loro piani per rafforzare l’Unione Economica e Monetaria, sottolineando l’importanza che ha in questo processo la convergenza fiscale.
In una dichiarazione congiunta, Francia e Germania hanno rimarcato la necessità di coordinare le politiche economiche europee, al fine di aumentare la competitività degli stati membri, la crescita e l’occupazione. Hanno dichiarato di aver identificato le aree legislative su cui è necessario lavorare in modo prioritario; tra queste vi sono il mercato del lavoro, i sistemi delle pensioni e le politiche fiscali generali.
Inoltre, Francia e Germania hanno sottolineato la particolare importanza della convergenza dei sistemi fiscali, insistendo che questo è “vitale in un’Unione Economica e Monetaria” per assicurare la coerenza delle politiche in materia economica dell’Europa.
Entrambi i Paesi hanno chiarito di essere pronti a “portare a termine le negoziazioni sulla Tassa sulle Transazioni Finanziarie”, e hanno evidenziato il loro impegno a rilanciare il programma per la convergenza fiscale con tutti gli stati membri volontari, partendo dal riavviare i lavori sulla base comune di applicazione delle imposte societarie.
Inoltre, Francia e Germania hanno evidenziato il bisogno urgente di una maggiore integrazione del mercato finanziario, e di progredire verso un quadro finanziario più coeso, in modo da ristorare il normale mercato dei prestiti per migliorare la competitività e favorire gli aggiustamenti economici necessari. In questo ambito, hanno sottolineato l’importanza di implementare efficacemente il Meccanismo di Supervisione Singola e l’unione del settore bancario entro i termini concordati.
In conclusione, entrambi i Paesi hanno rimarcato l’importanza di promuovere la crescita e la consolidazione fiscale, sottolineando come questi due aspetti si rafforzino a vicenda.
Francia e Germania ritengono che debba essere stabilito, per ogni stato membro, un programma per gli aggiustamenti fiscali, secondo la situazione delle finanze pubbliche e i differenti bisogni di preservare o tornare alla crescita sostenibile. I due Paesi sostengono che, in questo contesto, dovrebbe essere fatto un progresso verso bilanci strutturalmente equilibrati, facendo notare che queste iniziative dovrebbero essere portate avanti parallelamente alle misure volte a promuovere la crescita e a supportare la creazione di posti di lavoro, in modo particolare per i giovani, dando priorità ad investimenti che favoriscono la crescita, così come a riforme ben pianificate per aumentare la competitività.
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