Egitto: Decreti sulle nuove condizioni di residenza degli stranieri

Il 29 agosto 2023, il Primo Ministro egiziano ha emanato il decreto n. 3326 del 2023, che prevede nuovi requisiti per i permessi di residenza in Egitto (il “Decreto”). Il decreto definisce anche le condizioni per la legittimazione della residenza dei residenti stranieri irregolari. Il Decreto entra in vigore quindici (15) giorni dopo la data di emissione (a partire dal 13 settembre 2023).

Secondo il decreto, gli stranieri in cerca di residenza in Egitto, indipendentemente dal fatto che richiedano un visto turistico o non turistico, sono tenuti ad allegare alla domanda una ricevuta di pagamento rilasciata da una banca autorizzata o da un cambiavalute autorizzato, a riprova dell’avvenuto trasferimento dell’importo necessario in dollari statunitensi (“USD”) o in altre valute estere, a copertura delle tasse governative richieste per la residenza, di eventuali tasse di mora applicabili e del costo di ottenimento della carta di residenza (la “Ricevuta di pagamento”).

A questo proposito, il 13 settembre 2023 il Ministero dell’Interno ha emanato il Decreto n. 1777 del 2023 (il “Decreto esecutivo”) che delinea i regolamenti, le procedure e le tempistiche da seguire per attuare le disposizioni del Decreto. Il Decreto esecutivo è in vigore dal 16 settembre 2023.

D’altra parte, sia il Decreto che il Decreto Esecutivo stabiliscono una serie di condizioni per la legalizzazione del soggiorno degli stranieri irregolari, tra cui, ad esempio, l’esistenza di un ospite cittadino egiziano.

Dopo aver valutato ed esaminato a fondo la richiesta dello straniero, e previa approvazione dell’Autorità competente, lo straniero viene informato di versare un importo di 1.000 dollari USA o un importo equivalente in qualsiasi altra valuta straniera sul conto di deposito designato dell’Autorità competente.

Vale la pena di notare che il Decreto concede ai residenti illegali la possibilità di evitare l’applicazione delle severe sanzioni previste dalle disposizioni della legge sulla residenza n. 89 del 1960 (la “Legge sulla residenza”). Le sanzioni previste dalla legge sulla residenza raggiungono multe pecuniarie, la reclusione per un periodo non superiore a due (2) anni e l’espulsione del residente illegittimo.

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