La Commissione europea ha descritto il sistema irlandese di tassazione del lavoro frammentato e complesso, ha criticato la sua gamma di aliquote d’imposte sul valore aggiunto (IVA), ed ha sottolineato la necessità di apportare miglioramenti sulle tasse ambientali.
Nella sua analisi sull’Irlanda, la Commissione afferma che mentre le riforme fiscali hanno contribuito ai recenti sforzi di risanamento dei conti pubblici, vi è ulteriore spazio per migliorare l’efficienza e la crescita del sistema fiscale.
Su invito dell’Unione europea, il governo irlandese ha introdotto un’imposta globale sulla proprietà residenziale come parte di una serie di riforme fiscali di salvataggio connesse. Tuttavia, la Commissione sostiene che la base imponibile rimane relativamente ridotta, perché alcune proprietà rimangono al di fuori dell’imposta.
Anche le basi fiscali per le imposte di consumo e per quelle ambientali risultano diminuite per effetto di esenzioni ed aliquote ridotte. In particolare, la Commissione ha constatato che l’aliquota zero e l’IVA ridotta producono entrate inferiori alla media UE. Inoltre, queste aliquote sono ritenute uno strumento di politica inefficiente per proteggere le classi sociali più deboli.
La Commissione raccomanda al governo di considerare ciò che può essere fatto per ampliare la base imponibile e, quindi, sostenere il consolidamento fiscale. L’Irlanda viene anche esortata a rafforzare la crescita e la compatibilità ambientale del suo sistema fiscale, oltre che rimuovere le sovvenzioni dannose per l’ambiente.
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