Il 30 dicembre 2023, il Consiglio Europeo ha deciso all’unanimità di accettare la Bulgaria e la Romania nell’area Schengen, la più grande zona di libero transito del mondo. I controlli alle frontiere aeree e marittime saranno aboliti nel marzo 2024, mentre le discussioni su un’ulteriore decisione per l’abolizione dei controlli alle frontiere terrestri proseguiranno nel 2024.
Si tratta del nono allargamento dell’area Schengen e l’UE spera che la decisione rafforzi il mercato interno e incrementi i viaggi, il commercio e il turismo.
La Commissione Europea ha confermato per la prima volta che la Bulgaria e la Romania erano pronte a diventare parte dell’area Schengen nel 2011. Da allora, entrambi i Paesi hanno continuato a dimostrare di soddisfare i requisiti per diventare membri di Schengen.
La Presidente von der Leyen ha dichiarato:
“Oggi e’ un momento storico per la Bulgaria e la Romania. E’ un giorno di grande orgoglio per i cittadini rumeni e bulgari. A partire da marzo, potranno attraversare liberamente le frontiere interne marittime e aeree, senza controlli di frontiera. Si tratta di un importante passo avanti per entrambi i Paesi e per l’intera area Schengen. Congratulazioni alla Bulgaria e alla Romania: questo grande risultato è possibile grazie al vostro lavoro, al vostro impegno e alla vostra perseveranza. Grazie a voi lo spazio Schengen diventerà ancora più forte, a beneficio di tutti i cittadini dell’UE”.
Una volta eliminati i controlli alle frontiere a marzo, i cittadini e le imprese potranno beneficiare dei loro diritti alla libera circolazione aerea e marittima quando entrano o escono dalla Bulgaria e dalla Romania.
Cos’è l’area Schengen?
L’area Schengen, priva di frontiere, garantisce la libera circolazione a quasi 450 milioni di cittadini dell’UE e ai cittadini di paesi terzi che vivono o visitano l’UE. La libera circolazione significa che ogni cittadino dell’UE può viaggiare, lavorare e vivere in un Paese dell’Unione senza particolari formalità. L’area Schengen è alla base di questa libertà, in quanto consente ai cittadini di spostarsi nei 27 Paesi membri dell’area Schengen senza alcun controllo di frontiera.
Lo spazio Schengen è parte integrante del quadro giuridico dell’UE. Secondo i trattati, tutti gli Stati membri dell’UE devono diventare, una volta pronti, membri a pieno titolo dell’area Schengen. Questo è sia un diritto che un obbligo.
Ho bisogno di un visto per viaggiare nell’area Schengen?
I cittadini di alcuni Paesi (compresi i cittadini britannici) possono recarsi nell’area Schengen per turismo o per affari senza bisogno di un visto. Questi cittadini esenti da visto possono entrare e viaggiare all’interno dell’area per brevi soggiorni fino a 90 giorni in un periodo di 180 giorni. Tuttavia, questi cittadini possono avere bisogno di un visto o di un permesso se desiderano lavorare o studiare in un Paese dell’UE.
I cittadini di altri Paesi sono tenuti a ottenere un visto se desiderano entrare in un Paese membro dell’area Schengen. Il visto Schengen consente al titolare di entrare e viaggiare liberamente all’interno dell’area Schengen per brevi soggiorni fino a 90 giorni su un periodo di 180 giorni, principalmente per turismo o per affari.
A partire dal 1° aprile 2024, la Bulgaria e la Romania inizieranno a rilasciare visti standard Schengen C di breve durata, secondo le recenti direttive dell’UE.
L’UE sta inoltre procedendo alla digitalizzazione del processo di rilascio dei visti Schengen e creare una nuova piattaforma online a livello europeo per le domande entro il 2025.
Prossimi passi
L’UE prevede che l’adesione della Bulgaria e della Romania all’area Schengen contribuirà a rendere l’Unione più attraente e prospera, eliminando le perdite di tempo alle frontiere e facilitando gli spostamenti di persone e imprese.
Le discussioni sulla data dell’eventuale abolizione dei controlli alle frontiere terrestri continueranno nel 2024 e si prevede che il Consiglio prenderà una decisione in tempi ragionevoli. Nel frattempo, i controlli di frontiera continueranno ad essere applicati a chi viaggia via terra tra la Bulgaria o la Romania e altri Paesi dell’area Schengen.