In Austria, di solito, le dichiarazioni dei redditi sono sottoposte a un controllo, prima di procedere a un accertamento fiscale. Quest’ultimo è normalmente avviato solo quando al Tax Office non sono chiari alcuni punti della dichiarazione dei redditi; ma è anche possibile che un certo numero di dichiarazioni sia scelto a caso e sottoposto a verifica. I tempi di una verifica fiscale variano a seconda del carico di lavoro del Tax Office, della complessità della dichiarazione e delle risposte dei contribuenti alle domande a loro sottoposte. Una verifica può anche durare diversi mesi.
Un soggetto contribuente e residente in Austria deve presentare una dichiarazione dei redditi se il suo reddito annuale supera i 10,000 euro (o 730,00 euro in aggiunta al reddito da dipendente ricevuto). Invece, un contribuente non residente deve presentare la dichiarazione dei redditi se il suo reddito annuo imponibile in Austria supera i 2,000 euro. Nel caso di reddito di impresa, la contabilità del contribuente funge da base per la tassazione del reddito. Il diritto commerciale stabilisce che gli individui o persone giuridiche sono tenute a redigere un bilancio se il loro fatturato lordo annuale supera i 700,000 euro. Il bilancio è quindi la base per la determinazione dell’utile imponibile.
Le società austriache devono sempre redigere un bilancio e presentare una dichiarazione annuale dell’imposta sul reddito.
Per quanto riguarda le società di persone esse devono presentare la dichiarazione dei redditi al fine di determinare il reddito imponibile e i partner devo fare una dichiarazione annuale dei redditi, indicando la quota di partecipazione al reddito della società (la società può così dirsi trasparente in materia fiscale). Sono anche previsti numerosi altri obblighi di deposito, per esempio, per l’imposta sui trasferimenti immobiliari, per l’imposta di bollo e per gli imprenditori è previsto l’obbligo di presentare ogni mese, ogni trimestre o annualmente la dichiarazione IVA. Quanto alle donazioni, quelle a favore di fondazioni private austriache sono soggette a un’imposta sulla trust-entrance del 2,5 % (a determinate condizione del 25 % nel caso di trust e fondazioni non austriaci).
Di norma l’accertamento fiscale è compito del Tax Office. La frequenza delle verifiche fiscali dipende dalle dimensioni dell’azienda; le grandi aziende sono soggette ad audit permanenti.
Le autorità competenti possono richiedere ai contribuenti qualsiasi tipo di informazione. La forma di controllo più invasiva è senza dubbio l’accertamento fiscale.
A partire dal 1° gennaio 2019 è entrato in vigore per le grandi imprese, il sistema volontario c.d. “controllo orizzontale” che prevede un ulteriore obbligo di collaborazione con il Tax Office su base continuativa per imprese che hanno scelto di prendervi parte. Durante una verifica fiscale, il contribuente ha l’obbligo di collaborare con l’autorità fiscale. In particolare deve chiarire la sua situazione, dimostrare il contenuto delle sue dichiarazioni e fornire tutte quelle informazioni necessarie per l’accertamento dei fatti rilevanti ai fini fiscali. Si fa riferimento anche ai libri contabili, ai conti, ai registri, alle informazioni finanziarie, alle copie della fatture, alle transazioni documentate e alle informazioni necessarie a comprendere le registrazioni. Il Tax Office può anche coinvolgere terze parti, compresi i dipendenti del contribuente.
Nel caso in cui, nel corso di una verifica o di un accertamento fiscale, il contribuente si rifiuti in modo ingiustificato di fornire le informazioni richieste si configura a suo carico una violazione dell’obbligo di collaborare con l’autorità fiscale. In siffatti casi, l’autorità compirà le sue valutazioni sulla base dei dati in suo possesso, applicando quanto stabilito dalla legge e secondo le interpretazioni della giurisprudenza. Questa valutazione non può essere oggetto di impugnazione tranne il caso in cui essa sia stata fatta in modo sbagliato. Non sono ammesse misure quali perquisizioni o sequestri nella fase ordinaria della procedura fiscale. Invece, nell’ambito di una verifica fiscale in sede penale, le autorità possono fare indagini su documenti relativi ai locali o all’abitazione del contribuente e sequestrare ciò che è rilevante per l’accertamento in esame, a meno che non si tratti di qualcosa che non può essere oggetto di sequestro.
A seguito di un controllo fiscale, il Tax Office può riscuotere il pagamento delle imposte arretrate appena è rilasciato un titolo esecutivo ed eseguire direttamente l’esecuzione sui beni (ad eccezione dei beni immobili per i quali è necessaria l’assistenza del tribunale), sui crediti e gli altri diritti di proprietà. I beni mobili appartenenti al debitore possono essere sequestrati e venduti all’asta. Al debitore è altresì vietato di effettuare pagamenti al suo o ai suoi creditori.
In alcune circostanze la Tax Authority può prevedere delle sanzioni, ad esempio nel caso di presentazione tardiva della dichiarazione dei redditi o quando non è corrisposto un importo dovuto. Quanto all’importo della sanzione è a discrezione dell’autorità fiscale austriaca, ma non deve superare il 10% del valore dell’accertamento fiscale. Se il pagamento non viene effettuato nei termini, l’autorità potrebbe anche applicare un onere per il pagamento tardivo, è il caso in cui l’IVA o le ritenute alla fonte sono riscosse a posteriori in occasione di una verifica fiscale. Un onere per il pagamento tardivo è sempre del 2 % dell’importo sull’imposta dovuta, aumentata dell’1 % (fino a un interesse totale del 4 %) dopo ulteriori tre mesi. Non sono possibili ulteriori aumenti.
Se si verifica una differenza tra l’imposta sul reddito australiano o il pagamento anticipato dell’imposta sul valore aggiunto e l’imposta accertata, tale differenza è soggetta a interessi a partire dal 1° ottobre dell’anno successivo fino al momento in cui l’importo della differenza viene effettivamente pagato. Questa situazione può verificarsi anche in seguito a verifiche fiscali ex post. Il tasso d’interesse è dato dal tasso di base più 2 punti percentuali (attualmente il tasso d’interesse è pari a circa 1,38 %). Le sanzioni comminate dall’autorità sono atti amministrativi avverso i quali è possibile presentare ricorso.
Quanto ai risvolti penali che potrebbero derivare da un accertamento fiscale, va premesso che il contribuente ha il dovere di comunicare e notificare all’ufficio informazioni veritiere. Se si agisce col fine di ridurre l’importo delle tasse da pagare si configura una violazione degli obblighi fiscali e quindi si realizza un’ipotesi di evasione fiscale. Quando l’evasione avviene attraverso, ad esempio, documenti falsificati sono previsti fino a 10 anni di reclusione. Negli altri casi, la pena è fino a cinque anni (ad esempio, il caso di evasione fiscale commerciale, che si verifica se il contribuente ha intenzionalmente eluso le imposte in un procedimento penale per diversi, cioè più di due anni). Se l’evasione fiscale è commessa con colpa grave il reato fiscale può essere punito con un’ammenda di un massimo corrispondente all’importo della somma evasa. La legge austriaca in materia di evasione fiscale trova applicazione non sono nei confronti delle persone fisiche ma anche delle persone giuridiche, quando i soggetti che lavorano all’interno della compagine societaria commettono reati in materia fiscale dai quali la società ha tratto benefici o vantaggi.
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