Una persona può essere residente fiscale in Australia anche se non vi risiede. Ciò presuppone che il domicilio della persona è in Australia e che non abbia una residenza permanente al di fuori dell’Australia.
La recente decisione di Harding contro Commissioner of Taxation, può essere d’aiuto per gli espatriati australiani. Tuttavia, una parte della decisione può anche creare problemi fiscali in determinate circostanze in cui gli australiani vivono e lavorano all’estero.
Quello di “domicilio” è un vecchio concetto di common law, in Australia, ed è stato modificato dal Domicile Act 1982.
Se un australiano non rinuncia consapevolmente alla propria identità australiana, o non c’è un nuovo paese in cui desidera giurare fedeltà, il soggetto continuerà ad avere un domicilio australiano. Per essere un soggetto non residente ai fini fiscali, una persona con un domicilio australiano dovrà stabilire che il suo “luogo di residenza permanente è al di fuori dell’Australia”.
Mr. Harding ha lasciato definitivamente l’Australia nel 2009. Ha iniziato a vivere in un appartamento in Bahrain ed ha avviato la procedura per regolarizzare la sua posizione in Arabia Saudita. Il piano prevedeva che la moglie e il figlio minore lo raggiungessero a Bahrain alla fine del 2011. Fino ad allora, la moglie avrebbe continuato a vivere nella casa di famiglia sulla Sunshine Coast. Nonostante i progetti, la signora Harding non si è mai trasferita in Bahrain. I coniugi, infatti, si sono separati e poi hanno divorziato. L’ATO (Australian Taxation Office) ha valutato il signor Harding sulla base del fatto che era residente fiscale in Australia per l’anno fiscale 2011.
In primo grado, il Tribunale federale ha dichiarato che Harding non aveva un “luogo di residenza permanente” al di fuori dell’Australia giacche’ gli appartamenti a Bahrain figuravano come alloggi temporanei. Il signor Harding ha impugnato con successo questa decisione. Il Tribunale federale ha concluso che “luogo di residenza permanente”:
- non si riferisce alla casa specifica di una persona, appartamento o altra abitazione, ma
- richiede l’identificazione di un paese in cui il contribuente vive permanentemente.
Poiché il signor Harding si è stabilito permanentemente a Bahrain e ha abbandonato la sua residenza in Australia, il Tribunale federale ha concluso che il suo “luogo di residenza permanente” era fuori dall’Australia.
Un caso particolare riguarda gli australiani che vivono e lavorano sugli yacht i quali potrebbero scoprire di non essere in grado di identificare un particolare paese in cui vivono in modo permanente.
Anche gli australiani che si trasferiscono all’estero in modo permanente per creare nuove operazioni potrebbero essere a rischio – se iniziano a lavorare in un paese, con l’intenzione di trasferirsi successivamente in un altro paese.
Mr. Harding ha sempre avuto intenzione di vivere permanentemente in Bahrain e recarsi in Arabia Saudita. Tuttavia, ipoteticamente, se Mr. Harding intendesse vivere in Bahrain per un periodo iniziale di sei mesi, e poi trasferirsi in Arabia Saudita, il Bahrein non sarebbe stato il paese in cui intendeva vivere stabilmente.
È importante tracciare una distinzione tra:
- stabilire una casa in un paese, e quindi viaggiare secondo le esigenze del lavoro, e
- muoversi tra i paesi come richiesto dalle operazioni e dai progetti di lavoro.
Si tratta di una questione sollevata nella recente decisione del Tribunale per gli appelli amministrativi di Handsley contro Commissioner of Taxation [2019] AATA 917, in cui il Signor Handsley aveva abbandonato la sua residenza in Australia ma non aveva stabilito una sede permanente in un particolare paese al di fuori dell’Australia.
Gli australiani che desiderano trasferirsi permanentemente all’estero dovrebbero essere consapevoli di questi problemi e potrebbero dover negoziare con il loro datore di lavoro in modo da evitare la doppia imposizione fiscale.
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