Il Natale è spesso un momento di donazione: agli amici, alla famiglia e agli enti di beneficenza/buone cause. Tuttavia, un recente sondaggio di Big Give ha rilevato che il 25% dei britannici è meno propenso a fare beneficenza quest’anno a causa della crisi del costo della vita. In un contesto come quello odierno, come si può fare in modo che ciò che si dona possa essere utilizzato meglio, sia oggi che in futuro?
Piccole donazioni: È possibile donare, senza incorrere in inconvenienti legati all’imposta di successione, 250 sterline ciascuno a un numero qualsiasi di persone fisiche, a condizione che non si donino più di 250 sterline a una sola persona in un anno fiscale.
L’esenzione annuale di 3.000 sterline: In un anno fiscale e’ possibile donare un totale di 3.000 sterline a persone che non sono esenti dall’imposta di successione senza incorrere in conseguenze per l’imposta di successione.
Donazioni da reddito: chi dispone di un’eccedenza di reddito, puo’ impostare un modello regolare di donazione di tale eccedenza, ad esempio a figli o nipoti, senza che ciò comporti conseguenze in termini di imposta di successione, ma cio’ deve essere fatto in modo sistematico, magari su base mensile, per dimostrare che le donazioni provengono da reddito e non dal capitale.
Donazioni in beneficenza: Il programma Gift Aid è ampiamente conosciuto, ma non tutti sanno che tutte le donazioni in beneficenza sono esenti dall’imposta di successione, sia che vengano fatte in vita sia che vengano fatte per testamento.
La riduzione dell’imposta di successione sulle donazioni a beneficiari non esenti quando si lascia più del 10% in beneficenza nel proprio testamento: in caso di una donazione in beneficenza superiore a una certa percentuale fatta mediante testamento, va tenuto conto che i beneficiari del testamento che non sono esenti dall’imposta di successione possono beneficiare di un’aliquota ridotta (36% invece di 40%).