Dal 1° novembre 2023, il salario mensile minimo per ottenere o estendere un permesso di lavoro è stato aumentato in modo significativo da 13.000 a 27.360 corone svedesi. L’aumento inciderà sulle possibilità di ottenere il permesso di lavoro per molte posizioni lavorative a bassa retribuzione.
Un lavoratore straniero che non è cittadino dell’UE o del SEE deve ottenere un permesso di lavoro per poter soggiornare in Svezia. Al momento della richiesta del permesso di lavoro, l’agenzia svedese per la migrazione deve verificare se il lavoratore straniero soddisfa i requisiti di reddito. Negli ultimi 15 anni, 13.000 corone svedesi sono state considerate un reddito sufficiente. A partire dal 1° novembre 2023, il requisito del salario minimo è stato aumentato e il richiedente deve ora guadagnare abbastanza per vivere bene, il che corrisponde a un salario mensile pari ad almeno l’80% del salario mediano pubblicato da Statistics Sweden. Attualmente, ciò significa che il richiedente deve percepire uno stipendio mensile di almeno 27.360 corone svedesi al lordo delle imposte. I requisiti sono soggetti ad alcune eccezioni, tra cui i lavoratori stagionali e le persone che lavorano come allenatori e atleti professionisti, le persone alla pari, i ricercatori e i tirocinanti nell’ambito di scambi internazionali o i tirocinanti che partecipano a tirocini legati all’istruzione superiore. Inoltre, gli immigrati in possesso di una carta blu UE o di un permesso TIC non saranno colpiti.
Lo scopo di un requisito salariale più elevato è quello di regolare le condizioni in cui è ragionevole e giustificabile che un immigrato per motivi di lavoro si trasferisca in Svezia per un’opportunità di lavoro. Nelle intenzioni del governo, un requisito salariale più elevato rafforzerà la posizione degli immigrati sul mercato del lavoro, impedendo loro di essere sottoquotati e scoraggiando la concorrenza con salari bassi. L’aumento dei requisiti salariali avrà un impatto significativo su diverse occupazioni, in particolare nei servizi, nell’assistenza, nelle vendite, nell’agricoltura, nel giardinaggio, nella silvicoltura, nella raccolta di bacche, nella pesca e nelle occupazioni che richiedono un’istruzione o un’introduzione più breve. Gli stipendi percepiti dai dipendenti di questi gruppi sono generalmente inferiori al nuovo requisito.
Punti di azione chiave per le risorse umane e i consulenti in-house
Se la vostra azienda assume lavoratori che non sono cittadini dell’UE o del SEE e che soggiornano in Svezia con un permesso di lavoro, è importante verificare quali dipendenti possono essere interessati dai nuovi requisiti. Offrire uno stipendio inferiore all’80% dell’attuale salario mediano può far sì che al lavoratore immigrato venga negato un ulteriore permesso di lavoro e che debba quindi lasciare il Paese.