La Bulgaria attrae gli investimenti esteri principalmente grazie alla combinazione di tre fattori: a) la forza lavoro qualificata; b) i costi bassi per lo svolgimento dell’attività (compresa la manodopera); c) la piena apertura al commercio e agli investimenti. Il governo bulgaro cerca di attrarre investitori stranieri offrendo loro finanziamenti statali, un trattamento fiscale favorevole (compresa un’aliquota fissa del 10 per cento), opzioni per acquisti preferenziali di terreni e molti altri tipi di assistenza e vantaggi.
La Bulgaria ha una lunga e ricca tradizione nel settore della tecnologia informatica ed è ancora conosciuta come la Silicon Valley dell’Europa sudorientale. Molte aziende di fama mondiale come SAP, Cisco, Atos, VMware, Johnson Controls, Microsoft, IBM e Oracle si sono già stabilite qui. Nel 2021, La Bulgaria era al 17° posto a livello mondiale ed è stata tradizionalmente inserita tra le prime 20 destinazioni per l’outsourcing nel mondo da AT Kearney Global Services Location Index. Tra gli investitori stranieri attratti dalle opportunità di outsourcing in Bulgaria figurano Coca-Cola, Concentrix, Experian, HP e Sutherland. Anche l’industria automobilistica bulgara ha ricevuto un’attenzione significativa da parte degli investitori stranieri. Produce componenti e parti automobilistiche per marchi come Lamborghini, Bentley, Porsche, Mercedes-Benz, BMW, Audi e Tesla. Si stima che il rapido progresso nel settore abbia generato l’11% del prodotto interno lordo del paese, spingendo molti investitori a prendere in considerazione l’apertura di un secondo o addirittura un terzo stabilimento. Altri settori industriali che porteranno notevoli vantaggi al Paese sono: tecnologia ambientale (compreso il trattamento dei rifiuti e le tecnologie di termovalorizzazione), generazione di energia (comprese biomasse, gas ed energia nucleare), viaggi e turismo (che svolge un ruolo fondamentale nell’economia del paese), agricoltura (compresa l’industria delle bevande e alimentare, nonché attrezzature e macchinari agricoli), sicurezza e protezione, prodotti farmaceutici, e il settore sanitario e medico.
Di norma, la Bulgaria offre un trattamento nazionale agli investitori stranieri e non vi sono limiti generali alla proprietà o al controllo straniero delle società, né vi è un controllo o una restrizione degli investimenti esteri in Bulgaria. In via eccezionale, l’Offshore Companies Act del 2014 elenca 27 attività vietate alle imprese registrate nei paradisi fiscali e alle entità sotto il loro controllo, ma la legge prevede anche una serie di eccezioni. Esistono anche restrizioni specifiche sugli investimenti stranieri nel settore del gioco d’azzardo ai sensi del Gambling Act del 2012 e in relazione all’acquisizione di terreni agricoli ai sensi dell’Agricultural Land Ownership and Use Act del 1991. Tuttavia, queste restrizioni si applicano sostanzialmente ai paesi che non sono membri dello Spazio economico europeo (SEE) o dell’UE. Le restrizioni normative sulle attività commerciali come i requisiti di licenza, registrazione e autorizzazione a volte implicano la registrazione aziendale ai sensi delle leggi della Bulgaria o di un altro Stato membro dell’UE o del SEE, ma questo non è di per sé un ostacolo agli investimenti perché gli investitori stranieri sono liberi di costituire o partecipare ad aziende bulgare.
A livello internazionale, la Bulgaria è parte dell’atto costitutivo della società finanziaria internazionale (membro del gruppo della Banca mondiale), della convenzione sulla risoluzione delle controversie in materia di investimenti tra Stati e cittadini di altri Stati, della convenzione che istituisce l’accordo multilaterale sugli investimenti Agenzia di garanzia, e l’Accordo che istituisce l’Organizzazione mondiale del commercio, oltre a più di 130 accordi sulla reciproca promozione e protezione degli investimenti o sulla prevenzione della doppia imposizione. A livello nazionale, il principio della protezione degli investimenti esteri e dell’attività economica è sancito dalla Costituzione del 1991 ed e’ uno dei principi fondamentali alla base dell’ordinamento giuridico bulgaro.
La legge bulgara offre agli investitori stranieri protezione nel caso di modifiche sfavorevoli alla legislazione nazionale. Ai sensi dell’Investment Promotion Act (IPA) emanato nel 1997, qualsiasi investimento estero effettuato prima dell’adozione di modifiche legislative che impongono restrizioni legali esclusivamente agli investimenti esteri deve essere disciplinato dalle disposizioni legali che erano in vigore al momento dell’attuazione dell’investimento.