Come annunciato dal Cancelliere in vista delle recenti elezioni generali, il governo sta lavorando ad una modifica delle norme relative all’IR35 per i lavoratori del settore privato entro il 6 aprile.
Le norme definite sinteticamente come IR35, sono definite off-payroll working rules e si applicano ai prestatori d’opera che forniscono i propri servizi attraverso un intermediario. Le regole fanno si che questi prestatori d’opera, che sarebbero stati considerati come lavoratori dipendenti senza la partecipazione dell’intermediario, paghino le stesse tasse e contributi previdenziali dei lavoratori dipendenti.
In sostanza, le modifiche normative faranno si che il cliente finale sia responsabile di determinare se il prestatore del servizio sarebbe stato considerato un suo dipendente se questi fosse stato commissionato direttamente anziche’ per il tramite di un intermediario.
Laddove venga stabilito che il prestatore del servizio sarebbe stato considerato come un dipendente, il cliente sara’ obbligato ad effettuare il pagamento all’ente intermediario soggetto ai contributi PAYE (imposta sui redditi) e quelli relativi alla National Insurance (contributi per assistenza in caso di malattia, disoccupazione e pensioni) e sara’ responsabile per il pagamento delle imposte all’HMRC.
In base alla vigente normativa, invece, e’ l’ente intermediario ad essere responsabile nei confronti di HMRC e per il versamento dei contributi PAYE e National Insurance.
Queste modifiche sono state fortemente criticate, principalmente a causa della difficoltà nel determinare se un lavoratore debba essere retribuito come dipendente o un lavoratore autonomo e la preoccupazione che nel settore privato i clienti finali adotteranno un approccio eccessivamente conservativo classificando molti consulenti autonomi come presunti dipendenti. È stato inoltre messa in discussione l’adeguatezza dello strumento di verifica fornito da HRMC, il controllo online Check Employment Status for Tax (CEST) ideato per risolvere eventuali incertezze sulla questione.
Il governo ha già affermato il proprio impegno con le imprese e i lavoratori interessati per cercare di garantire una corretta e semplice attuazione delle nuove norme, compresa una revisione dello strumento online CEST.
Avendo un così breve periodo a disposizione per metterla in atto, sembra improbabile che questa revisione sarà in grado di affrontare le preoccupazioni degli enti che forniscono i loro servizi al settore privato, senza un ripensamento radicale delle modifiche o un ritardo nella loro attuazione. In alternativa, l’HMRC potrebbe prendere in considerazione la possibilità di dare sostegno alle organizzazioni del settore pubblico che fanno uso di consulenti attraverso enti intermediari, assicurando una maggiore inclinazione nell’inquadrare tali prestatori d’opera come lavoratori autonomi piuttosto che lavoratori dipendenti nei casi più difficili.
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