Con l’internazionalizzazione della società, è probabile che un numero crescente di individui possieda beni al di fuori del Regno Unito. Mentre molti sono consapevoli della necessità di prendere in considerazione i testamenti all’estero, molti altri trascurano di considerare l’istituzione di procure permanenti (lasting powers of attorneys – LPA), o di un documento equivalente, per consentire ai loro avvocati di occuparsi delle loro attività all’estero. Tali documenti forniscono l’autorità legale al procuratore prescelto per trattare gli affari di una persona, quando queste non sono in grado di gestirli, ad esempio, a causa di problemi di salute o perdita della capacità mentale o fisica.
Il fatto che una LPA sia accettata in un altro paese, dipende dal paese e dall’istituzione che riceve il documento.
Spesso, affinché sia accettata, sarà richiesto quanto segue:
- una copia certificata della LPA, attestata da un notaio con una apostille allegata dal Foreign e Commonwealth Office;
- una versione tradotta dell’a LPA nella lingua locale – può essere richiesto un certificato notarile, oltre a certificare la traduzione.
Il Regno Unito è un firmatario della Convenzione dell’Aia, ma questa non è stato ancora ratificata, e quindi la Convenzione non ha ancora effetti giuridici. Di conseguenza, non vi è alcun diritto stabilito dalla legge, per le persone che vogliono riferirsi ad esso, per garantire che i paesi che hanno firmato la Convenzione avranno diritto a che questa sia accettata o applicata. Quando una persona possiede attività in più di un paese, dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di fare una procura in ogni paese al fine di ridurre al minimo i ritardi qualora l’acquisizione della procura divenga urgente in futuro. Questa dovrebbe indicare la giurisdizione in cui tale potere si applica espressamente. Se ciò non è possibile, quando si crea una LPA in Inghilterra e Galles, è necessario considerare i seguenti passaggi:
- creare la LPA quando la persona è abitualmente residente in Inghilterra e registrare il fatto che il cedente è abitualmente residente in Inghilterra al momento in cui la LPA è stata sottoscritta. La ragione di questo è che sia La Convenzione dell’Aia, che la Convention and the Mental Capacity Act del 2005, rendono la residenza abituale un fattore chiave per determinare la validità del potere;
- nella sezione istruzioni della LPA, dovrebbe essere espressamente indicato che dovrebbe applicarsi la legge inglese;
- chiedere a un notaio di rilasciare il certificato e di attestare tutte le firme quando il documento è eseguito. Questo è generalmente accettato in tutto il mondo come la prova che il documento è autentico.
Occorre rilevare che la LPA in Inghilterra e Galles non specifica l’obbligatoria applicazione della legge inglese e gallese. Di conseguenza, l’Office of the Public Guardian ha approvato la seguente formulazione, che può essere inclusa nelle istruzioni del modulo: “Questo LPA è stato eseguito in conformità alle leggi dell’Inghilterra e del Galles ed è da esso regolato, e specifico che tale legge sarà applicabile alla regolamentazione, alla modifica e all’estinzione di questo potere”. È opportuno che le persone con attività all’estero considerino tali soluzioni in una fase iniziale, per evitare oneri quando in futuro sarà richiesto l’accesso a tali attività.
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