Brexit: consultazione dell’FCA sui cambiamenti in caso di no-deal

La Financial Conduct Authority (FCA) ha dato esempio della sua collaborazione nel contribuire ai preparativi in caso di uno scenario di no-deal, con la pubblicazione del Consultation Paper 18/28 il 10 ottobre. In questo documento l’FCA stabilisce in 781 pagine come intende utilizzare i poteri ad essa concessi per apportare modifiche all’Handbook ed agli attuali standard tecnici vincolanti dell’Unione Europea (BTS).

Quali sono i cambiamenti significativi proposti all’Handbook

Il contenuto del Consultation Paper è ampio e molte delle modifiche proposte al manuale e agli standard europei consistono semplicemente nell’aggiornare la terminologia che fa riferimento alle entità e alle istituzioni dell’UE/SEE. Ci sono, tuttavia, un certo numero di modifiche significative proposte al quadro giuridico e normativo del Regno Unito per la gestione del fondo dopo il 29 marzo 2019 nel caso in cui non sia stato raggiunto un accordo per il recesso del Regno Unito dall’UE e, quindi, in assenza del periodo di transizione proposto. Queste modifiche riguardano:

  • La creazione di un regime giuridico inglese equivalente per i fondi di investimento alternativi gestiti da gestori di fondi di investimento alternativi britannici e per i gestori di fondi di investimento alternativi che potrebbero voler lanciare nuovi fondi.
  • La conferma che la gestione transfrontaliera sarà autorizzata per quei gestori di fondi di investimento alternativi dello SEE che gestiscono fondi di investimento alternativi non autorizzati senza svolgere un’attività regolamentata, e che saranno soggetti alle stesse regole dei gestori di fondi di paesi terzi.
  • La conferma che la prosecuzione della commercializzazione transfrontaliera dei Fondi di Investimento Alternativi dello SEE nel Regno Unito sarà soggetta al regime di collocamento privato nazionale del Regno Unito, a meno che il gestore di fondi di investimento alternativi abbia già notificato al FCA l’intenzione di iniziare la commercializzazione prima del giorno di uscita e abbia chiesto di entrare nel TPR.
  • La creazione di un regime equivalente di fondi al dettaglio per gli esistenti regimi UCITS del Regno Unito e per le società di gestione britanniche che desiderano lanciare nuovi fondi di questo tipo nel Regno Unito.
  • La conferma che gli OICVM dello SEE che intendono continuare a commercializzare nel Regno Unito saranno trattati come fondi di paesi terzi e dovranno presentare domanda per il riconoscimento individuale da parte della FCA (anche se le società di passaporto già riconosciute prima del giorno di uscita saranno in grado di accedere al TPR).
  • La cessazione della procedura di fusione transfrontaliera degli OICVM.
  • Disposizioni per gli accordi master-feeder che si applicano ancora ad un OICVM feeder britannico che investe in quote di un OICVM master dello SEE.

Il FCA sta inoltre cercando di garantire il continuo e regolare funzionamento del mercato per proteggere gli investitori. Ad esempio, è stato proposto che l’OICVM britannico possa ancora accedere agli investimenti basati nello SEE in base alle regole di investimento e di prestito, piuttosto che trattare gli investimenti nello SEE come investimenti di paesi terzi, decisione che potrebbe interrompere i piani di investimento e limitare la disponibilità di opzioni alternative per gli investitori esistenti e nuovi.

Il processo di consultazione è attivo fino al 7 dicembre ed e’ utile che le imprese inizino a familiarizzare con queste proposte, in quanto le modifiche definitive all’Handbook saranno probabilmente molto simili a quelle contenute nel documento di consultazione, a meno che, naturalmente, non venga negoziato un accordo sulla futura relazione tra il Regno Unito e l’Unione Europea.

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