Recentemente sono state introdotte delle sanzioni penali per quei proprietari che non hanno completato i controlli relativi al diritto di concedere in locazione il proprio immobile.
Nel febbraio del 2016 il Governo ha posto in capo ai proprietari di immobili residenziali l’obbligo di verificare che tutti gli inquilini adulti che occupano la proprietà abbiano il diritto di vivere nel Regno Unito.
Nei due anni successivi all’introduzione di tale requisito, il Ministero dell’Interno ha multato piu` di 400 proprietari di immobili che o non hanno eseguito i giusti controlli o che hanno permesso agli inquilini di vivere nella loro proprietà pur sapendo che questi ultimi non avevano il permesso di vivere nel Regno Unito. L’importo della multa è stato in media di oltre £ 650 per proprietario.
Tuttavia, i controlli relativi al diritto di locazione sono stati impugnati davanti al Tribunale. Il ricorso è stato proposto dopo che l’Associazione dei proprietari di immobili residenziali ha scoperto che i proprietari sono ora restii ad affittare gli immobili a chi non possiede un Passaporto britannico. Di conseguenza, si teme che tale normativa in questione stia creando delle discriminazioni nei confronti di quei potenziali inquilini che hanno diritto a vivere nel Regno Unito ma che non sono cittadini britannici. Questa è una possibile violazione della Convenzione europea sui diritti umani.
Coloro che possiedono un immobile nel Regno Unito hanno il principale interesse di evitare le sanzioni penali derivanti dalla violazione della legge. Tuttavia, come conseguenza, molti proprietari tendono a non affittare i loro immobili a persone che, pur non avendo la cittadinanza inglese, hanno il diritto di vivere nel Regno Unito.
Ciò è dovuto soprattutto al fatto tali possibili locatori non si sentono in grado di verificare con certezza la validità dei documenti forniti loro dagli inquilini diversi da un passaporto britannico e vi e’ inoltre il timore di incorrere in pesanti multe.
Tuttavia, essere troppo selettivi nei confronti di coloro che possono affittare un immobile potrebbe comportare una richiesta di risarcimento danni per discriminazione nei confronti del proprietario dell’immobile. Pertanto, i proprietari sono a rischio anche nel caso in cui scelgano di adottare un approccio più cauto sulla scelta degli inquilini.
Se il ricorso in tribunale verrà accolto, il Ministero dell’interno dovrà riconsiderare lo schema in questione. Va raggiunto un punto di equilibrio tra la scelta di punire coloro che eludono deliberatamente la legge, senza però scoraggiare i proprietari di immobili dall’affittare a coloro che sono residenti legittimi ma non cittadini del Regno Unito.
Nel frattempo, il consiglio principale che viene dato a tutti i proprietari di immobili è quello di avere una chiara idea su quali documenti sono stati verificati e quando è avvenuto il controllo. I proprietari dovrebbero assicurarsi di aver visionato gli originali dei documenti di coloro a cui vogliono concedere in affitto l’immobile e in caso di dubbio, possono utilizzare il servizio di verifica del Ministero dell’Interno prima di consentire agli inquilini di trasferirsi.
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