La vittoria della coalizione della sinistra radicale in Grecia, comunemente nota come SYRIZA, ha sollevato preoccupazioni circa la possibillita’ che il partito possa porre fine ad un certo numero di politiche di austerità, negoziate con i finanziatori internazionali per diversi anni, perseguendo l’intento di stabilizzare le finanze della nazione.
SYRIZA si e’ assicurato il 36,3% dei voti totali, ma il partito non è riuscito a ottenere una maggioranza parlamentare assoluta per soli due seggi. SYRIZA è diventato sempre più popolare nel 2012, in seguito al malcontento dei contribuenti con riferimento alle politiche fiscali e in materia di spesa adottate dalla nazione in cambio del pacchetto di sostegno finanziario da parte della troika di finanziatori internazionali – il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Centrale Europea, e la Commissione Europea.
Il Bilancio 2015 della Grecia è stato acclamato dal governo precedente come primo bilancio in pareggio nella storia recente, anche se questa affermazione è stata successivamente smentita dalla Commissione Europea.
E’ stata ora espressa la preoccupazione che l’elezione di SYRIZA possa annullare gran parte del progresso di consolidamento fiscale degli ultimi anni. Il Presidente della Bundesbank tedesca, Jens Weidmann, ha dichiarato: “Spero che il nuovo governo non metta in discussione ciò che è già stato raggiunto.”
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