La Francia e l’Austria hanno proposto l’adozione di una tassazione sulle transazioni finanziarie più ampia e con un’aliquota più bassa, nel tentativo di recuperare il ritardo nella tassazione delle transazioni finanziarie nell’Unione europea con altri otto Stati membri.
Undici Stati membri si erano impegnati a sviluppare una TTF, ma la Slovenia non ha firmato la dichiarazione congiunta del maggio 2014. Questa dichiarazione, diretta all’attuazione del prelievo, doveva essere limitata alle azioni ed alcuni derivati, dal 1° gennaio 2016. Il gruppo degli 11, comunque, ha perso una scadenza autoimposta alla fine dello scorso anno, ed i ministri delle Finanze di Francia ed Austria hanno cercato di stimolare gli sforzi al fine di raggiungere l’accordo al prelievo rivisto.
Michel Sapin, ministro delle Finanze francese, e Hans Jörg Schelling, il suo omologo austriaco, hanno affrontato gli altri Stati membri in una lettera con la quale chiedono la nomina di uno Stato membro per guidare i negoziati verso un consenso. “Questo nuovo indirizzo si baserebbe sul presupposto di una più ampia base imponibile ed un’aliquota più bassa“, i due Ministri hanno scritto.
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