Il ministero delle Finanze francese ha chiarito le norme riguardanti il plafond massimo dell’imposta sul patrimonio (ISF) e dei contratti di assicurazione sulla vita. Ha anche annunciato che il termine per la presentazione delle dichiarazioni fiscali ISF( imposta sulla fortuna) “correttive” è il 15 ottobre.
Attualmente, ISF, l’imposta sul patrimonio, il contributo sociale generalizzato (CSG), e il contributo per il rimborso del debito sociale (CRDS) è plafonato al 75 per cento del reddito. Se l’importo dell’imposta dovuta supera questa soglia, l’imposta è ridotta di conseguenza per rispettare il plafond massimo.
Dettagli delle specifiche proprietà da prendere in considerazione nel calcolo del plafond ISF sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale del paese, il 14 giugno (BOI-PAT-ISF-40-60-20.130.614).
Nella sua pubblicazione, l’Amministrazione mette in evidenza il fatto che il reddito annuo derivante da contratti di capitalizzazione e di obbligazioni, nonché i redditi generati da altri investimenti simili, in particolare contratti di assicurazione sulla vita stipulati con le compagnie di assicurazione situati in Francia o all’estero, è ora incluso all’interno del campo di applicazione del plafond ISF. Questo è come i prelievi sociali accantonato ogni anno su questo tipo di reddito, ai sensi dell’articolo L 136-7 del francese legge sulla sicurezza sociale (CSS).
In pratica, ciò significa che gli interessi derivanti da polizze di assicurazione sulla vita del fondo in euro, sia mono-o multi-base, è da prendere in considerazione in futuro, quando verrà calcolato lo “scudo fiscale” della ISF.
I contribuenti in Francia assoggettati alla ISF quest’anno dovrebbero già aver depositato le loro dichiarazioni dei redditi ISF, in quanto il termine rendicontazione finale era il 17 giugno. Dato che i contribuenti potrebbero non avere incluso le entrate da contratti di assicurazione sulla vita nei loro calcoli del tetto massimo ISF, il governo ha fissato la scadenza del 15 ottobre per la presentazione delle dichiarazioni correttive.
I contribuenti sono invitati a presentare una dichiarazione correttiva con la stessa forma della principale, vale a dire sia la dichiarazione dei redditi supplementari (modulo 2042 C) o la dichiarazione di ISF (modulo 2725), a seconda del livello dei loro beni.
La tardiva presentazione di dichiarazioni correttive, nonché delle imposte aggiuntive che possono derivarne, non sarà soggetta né ad interessi di mora né a penalità, a condizione che siano presentate entro il 15 ottobre.
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