Il Presidente della Repubblica pare non demordere: i redditi elevati devono essere surtassati.
La chiamano « contribuzione eccezionale di solidarietà » e si calcola sulla frazione della retribuzione superiore ad un milione di euro versata dalle imprese.
Questa imposta si applicherà unicamente durante due anni, sulle retribuzioni del 2013 e 2014.
Particolarmente colpite il settore del calcio professionale e le imprese con bilanci in perdita minacciano lo sciopero e la serrata.
Questo perché l’imposta straordinaria non verrà pagata dai giocatori ma dalle società calcistiche.
I sostenitori dell’iniziativa proclamano che anche i calciatori debbono partecipare allo sforzo collettivo per sanare le finanze dello stato ed aumentare il potere di acquisto.
Va bene, ma le imposte straordinarie non sono loro a pagarle ed allora la logica della normativa fa acqua.
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