La Convenzione multilaterale sull’assistenza amministrativa reciproca in materia fiscale è entrata in vigore per la Nuova Zelanda a partire dal 1° marzo.
La Nuova Zelanda ha ratificato il trattato lo scorso novembre, con l’obiettivo di potenziare la sua capacità di combattere l’evasione e l’elusione fiscale.
Secondo il Ministro delle Entrate Mr. Todd McClay: “E’ importante che i contribuenti che operano a livello internazionale paghino la quota di tasse a loro spettante nelle giurisdizioni in cui operano. La questione non può essere risolta autonomamente da ogni singolo Paese, ma c’è bisogno di una soluzione a livello globale.”
“L’unico modo per ottenere un risultato positivo in ogni Paese è che gli Stati concordino di condividere le informazioni.”
La Convenzione è stata sviluppata congiuntamente dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e il Consiglio d’Europa. E’ aperta a tutti i Paesi, e il Canada la sta ratificando contemporaneamente con la Nuova Zelanda. Molto probabilmente la Russia sarà il prossimo Stato a compiere questo passo.
McClay ha accolto con favore gli sforzi compiuti a livello internazionale per reprimere l’erosione e lo spostamento dei profitti (“base erosion and profit shifting” – BEPS), nonché’ il nuovo standard sullo scambio automatico di informazioni. McClay ha inoltre elogiato l’OCSE e il Gruppo delle Venti Nazioni (G20), in particolare per il lavoro che stanno svolgendo “sui dettagli tecnici delle misure che i vari governi nazionali possono adottare”, aggiungendo che la Convenzione “andrà ad integrare questi provvedimenti, fornendoci uno strumento ulteriore che andrà ad aggiungersi agli strumenti che già contrastano l’evasione fiscale”.
La Convenzione consentirà all’Agenzia delle Entrate della Nuova Zelanda di richiedere informazioni ad altre autorità fiscali, e a chiedere assistenza per il recupero dei debiti fiscali.
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