La marcia verso l’inevitabile scambio automatico di informazioni (AEI), come trattato dall’Organizzazione per la Cooperazione Economica (OECD – International Co-operation and Tax Administration Division) sullo standard globale, è stato solo uno dei temi discussi in una recente conferenza internazionale fiscale tenutasi nel Liechtenstein.
Durante il suo discorso, il capo dell’OECD, della Cooperazione Internazionale e della Divisione sull’Amministrazione Fiscale, Achim Pross, ha confermato che le nuove norme sull’AEI saranno elaborate rapidamente, ed ha dato agli Stati del G20 il suo sostegno per la loro attuazione.
“Il treno ha lasciato la stazione e sta rapidamente prendendo velocità“, ha detto Pross, riferendosi allo stato attuale dei negoziati in seno al gruppo del G20. I paesi che hanno aderito alla convenzione multilaterale dell’OECD sulla reciproca assistenza saranno invitati ad attuare la futura norma sull’AEI il più rapidamente possibile, ha aggiunto.
Michael Sell del Ministero delle Finanze tedesco ha concordato che non c’è modo ora di arrestare l’AEI come standard globale, né di ritirarsi da esso, nonostante le sfide che pone in termini di attuazione.
Sell, tuttavia, ha spiegato che risolvere i problemi del passato rimane in cima all’agenda politica della Germania, al fine di garantire che i residenti tedeschi con conti esteri non dichiarati siano in grado di regolarizzare la loro situazione fiscale con le autorità tedesche. Mentre gli accordi bilaterali offrono una soluzione al problema della legalizzazione dei beni non tassati, disposizioni che prevedono l’anonimato del cliente o le esenzioni fiscali parziali sono inaccettabili sia politicamente che socialmente, Sell ha dichiarato.
Sell ha sottolineato il suo continuo sostegno verso la procedura di volontaria dichiarazione d’imposta di non conformità, disponibile in Germania, che consente ai residenti tedeschi di regolarizzare la loro situazione fiscale con le autorità, offrendo una situazione c.d. “win -win” che porta vantaggi sia al fisco che ai contribuenti.
Anche se la dichiarazione volontaria rimane un’opzione “attraente”, c’è ancora una mancanza di consapevolezza del procedimento tra i contribuenti in Germania, Sell ha osservato. Molti contribuenti evitano ancora di presentare la dichiarazione di non conformità per paura di incorrere in elevati pagamenti per gli arretrati, ha continuato. Vi è inoltre il rischio reale che il reato fiscale sia scoperto e che l’individuo venga successivamente sottoposto a procedimento penale, Sell ha detto, sottolineando che i contribuenti possono essere sottoposti a procedimento per la presentazione delle dichiarazioni incomplete.
Al termine della conferenza, il Direttore del Liechtenstein’s Office of International Financial Affairs, Katje Gey ha confermato che il Liechtenstein è stato attivamente coinvolto nel processo di elaborazione dello standard dell’OECD.
Allo stesso tempo, il Principato propone di proseguire la sua politica di concludere accordi fiscali bilaterali, volti a prevenire sia la doppia imposizione che la discriminazione, ha detto.
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