Contenzioso fiscale nel settore bancario: gli svizzeri cercano l’accordo con gli Stati Uniti

Il Consigliere Federale svizzero Eveline Widmer-Schlumpf ha incontrato a Washington il Procuratore Generale statunitense Eric Holder per un colloquio, al fine di discutere un programma statunitense di composizione delle controversie fiscali per le banche di categoria “due”, “tre” e “quattro”, e per affrontare il tema delle indagini penali in corso negli Stati Uniti per le banche di categoria “uno” domiciliate in Svizzera.

Le banche svizzere oggetto di indagine penale negli Stati Uniti per presunti reati fiscali, che stanno tentando di raggiungere un accordo per differire il procedimento a loro carico, sono conosciute come banche di categoria uno, mentre quelle che vogliono giungere ad un non-prosecution agreement (accordo sul mancato esercizio dell’azione penale) e che hanno il dubbio di aver commesso un reato fiscale per il quale potrebbero essere soggette ad una pena, sono di categoria due. Le banche che invece non hanno commesso un reato possono essere definite di categoria tre, mentre quelle banche ritenute conformi e con una base di clientela locale sono di categoria quattro.

Il Dipartimento federale delle finanze (Swiss Federal Department of Finance) svizzero ha detto di non volersi esprime sui procedimenti in corso che stanno coinvolgendo le banche di categoria uno, ma si e’ limitato ad osservare che il programma di risoluzione delle controversie in materia fiscale degli Stati Uniti previsto per le banche di  categoria due, tre e quattro sta procedendo “secondo i piani”.

Il Dipartimento federale delle finanze ha aggiunto: “La Svizzera si e’ impegnata a garantire, assieme con le autorità statunitensi, una procedura equa ed equilibrata nel rispetto del principio di proporzionalità, al fine di evitare che le banche svizzere ricevano un trattamento peggiore rispetto alle altre banche”.

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