“Talvolta abbiamo pensato che non avremmo mai raggiunto il traguardo della Brexit, ma ce l’abbiamo fatta” – questa la frase pronunciata dal Primo Ministro Boris Johnson.
Il drammatico referendum del giugno 2016 nel quale il 51.9% della popolazione ha votato per uscire dall’Unione Europea ha dato inizio ad un lungo e difficile percorso, fatto di numerose elezioni, estensioni e colpi di scena.
Il 31 gennaio 2020 alle ore 11 p.m. GMT, la Brexit ha ufficialmente tagliato il traguardo, concludendo il processo azionatosi quando, a marzo 2017, il governo ha invocato l’articolo 50 e dato inizio alla procedura di recesso. Il Parlamento britannico ha poi ratificato un accordo di recesso con l’Unione Europea attraverso un accordo di recesso. Il Parlamento Europeo a sua volta ha votato l’approvazione dell’accordo: ció é risultato nel completamento di tutte le procedure formali di ratifica.
Nonostante l’accordo sul “divorzio”, UK e EU stanno ancora negoziando i termini della loro futura relazione. Una fase transitoria (di implementazione) durerá fino al 31 dicembre 2020 (o oltre, se il governo a luglio 2020 eserciterá il suo diritto di estendere il periodo di transizione di due anni). Le negoziazioni durante la transizione dovranno affrontare una lunga serie di questioni, tra cui gli scambi commerciali, regolamentazione delle dogane e allineamento normativo. Questo include una nuova cornice normativa per il controllo dell’immigrazione a partire da gennaio 2021, quando il periodo di transizione avrá fine.
Cosa accadrá alla libertá di circolazione e ai diritti dei cittadini EU durante la fase di transizione?
Visto che il Regno Unito, a far data dal 1 febbraio 2020, non fa piú parte degli stati membri dell’Unione Europea, i diritti di libertá di circolazione derivanti dai Trattati EU non saranno piú applicabili. L’accordo stesso, tuttavia, riconosce un equivalente diritto di libera circolazione – questo autorizza i cittadini europei nel Regno Unito ed i cittadini inglesi in Europa a viaggiare, lavorare e risiedere negli Stati Membri come in precedenza. Non ci saranno nuovi controlli sull’immigrazione, criteri aggiuntivi o visti prima del 1 gennaio 2021.
Lo status quo verrá perció mantenuto per tutta la durata del 2020, sia per quanto riguarda le modalita’ di ingresso nel Regno Unito dei cittadini europei, cosí come la libertá di circolazione per questi ultimi. I cittadini inglesi continueranno a beneficiare della libertá di circolazione nei paesi membri dell’Unione Europea per tutto il 2020.
Fino a quando il Regno Unito continuerá ad accettare richieste per il Settled/pre-settled Status da parte dei cittadini europei?
I cittadini europei che entreranno nel Regno Unito prima del 31 dicembre 2020, potranno avere accesso all’EU Settlement Scheme (EUSS) ammesso che presentino domanda online entro il 30 giugno 2021. Le procedure previste da tale programma sono giá attive e disponibili per i cittadini europei che giá si sono trasferiti nel Regno Unito. L’EUSS prevede che:
- I cittadini europei che si sono trasferiti in UK prima della fine di dicembre 2020 potranno candidarsi e presentare domanda;
- I cittadini europei residenti in UK per un periodo di almeno 5 anni possono ottenere il “settled status” (Indefinite Leave to Remain);
- I cittadini europei residenti in UK per un periodo inferiore a 5 anni possono ottenere il “pre-settled status” (Limited Leave to Remain) e potranno ottenere il settled status una volta completati i 5 anni consecutivi di residenza in UK.
- I cittadini europei sopra citati avranno tempo per presentare domanda fino al 30 giugno 2021.
Quali sono i cambiamenti che il governo inglese intende adottare in tema di immigrazione?
Il governo inglese introdurrá un nuovo sistema di immigrazione dopo il periodo di transizione. Il governo di Johnson ha dimostrato interesse verso il sistema a punti australiano (PBS), che seleziona i candidati in base ai punti ottenuti nelle varie categorie previste (etá, esperienza lavorativa, capacitá e istruzione).
Il comitato consultivo per l’immigrazione (MAC), un’istituzione pubblica non governativa associata all’Home Office, il 28 gennaio 2020 ha pubblicato un report di 278 pagine, con riguardo alle soglie minime retributive e la previsione di uno schema PBS per migranti qualificati. Il report é in aggiunta al lavoro completato dal MAC nel 2018, volto a fornire raccomandazioni per uno schema di immigrazione post-Brexit. Vista la natura consultiva del MAC, saranno i ministri inglesi a determinare in ultima battuta i contenuti delle politiche ed i meccanismi legali che governeranno la nuova cornice normativa dopo il periodo di transizione.
Il governo May aveva precedentemente commissionato al MAC la revisione dei meccanismi per calcolare le future soglie minime salariali per la sponsorizzazione di lavoratori stranieri. A settembre 2019 il nuovo governo di Boris Johnson ha dato nuove istruzioni al MAC per richiedere la valutazione delle caratteristiche e degli attributi da includere nello schema PBS.
Le raccomandazioni del MAC includono le seguenti previsioni principali per i lavoratori che hanno ricevuto un’offerta lavorativa:
- Mantenimento della categoria generale TIER 2 per lavoratori qualificati con offerta lavorativa, richiedendo la combinazione di abiltá e minimi salariali, ma abbandonando l’attuale Resident Labour Market Test;
- Espansione della definizione di “new entrants” per includere i soggetti che lavorano in qualitá di professionisti qualificati e coloro che hanno terminato dei dottorati, in aggiunta ai minori di 26 anni o che stanno convertendo il visto studentesco;
- Mantenimento di un minimo salariale ma ridotto a £25,600 (invece di quello attuale di £30,000) per “lavoratori esperti” e a £17,920 (invece di quello attuale di £20,800) per i nuovi candidati, su scala nazionale (invece che regionale);
- Eliminazione di schemi addizionali di compensazione, come sussidi, bonus, pensioni per il raggiungimento del minimo salariale;
- Divieto di adeguamento pro rata del minimo salariale applicabile ai lavoratori part time esclusi coloro che inizieranno un lavoro part time quando diventeranno genitori.
Per quanto riguarda i lavoratori senza un’offerta lavorativa:
- Modifica del TIER 1 (Talenti eccezionali) su un accertamento a punti che valuta criteri quali etá, istruzione, esperienza in UK, e competenze specializzate, come ad esempio nel campo scientifico, tecnologico, dell’ingegneria e matematico (STEM); e
- Previsione di un’assegnazione mensile di visti derivanti da un limiti annuale di visti rilasciabili, che verranno rilasciati ai candidati che ottengono i punteggi piú elevati ed altri che attenderanno nei mesi seguenti.
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